Da stanotte stop ai blocchi dei tir in Sicilia
Quinto giorno di blocchi in Sicilia. Le strade sono semideserte. I mezzi pubblici di trasporto non circolano. Nelle scuole manca il gasolio per i riscaldamenti. Alla mezzanotte di oggi termina il fermo degli autotrasportatori. L’Aitras, l’Assotrasport, l’Assiotrat e i consorzi di Trapani, Palermo e Catania – si legge in un comunicato – riporteranno i mezzi nei propri piazzali, lasciando i presidi e i punti di sensibilizzazione, in quanto i cinque giorni consentiti consentiti dalla legge che regolamenta gli scioperi degli autotrasportatori scadono. Ma i contadini del movimento dei Forconi e i pescatori ieri sera, alla fine di una concitata assemblea a Catania, hanno deciso di proseguire a oltranza con i blocchi nei porti, nelle strade statali e nelle raffinerie, anche se dovrebbero allentare un pò la pressione. Benzinai chiusi ovunque perché non sono stati riforniti di carburante, nei supermercati l’ acqua minerale è ormai rarissima, il latte scarseggia. Sono alcune delle conseguenze visibili dello sciopero dei padroncini che chiedono soprattutto uno sconto sul prezzo del carburante che serve loro per lavorare. Oltre ai blocchi stradali del movimento forza d’urto in Sicilia oggi c’è stata l’annunciata mobilitazione degli studenti, promossa dal Coordinamento spontaneo ed apartitico “Studenti siciliani in lotta” che appoggiano, la protesta dei lavoratori di vari comparti produttivi. Gran parte delle scuole siciliane sono state disertate dagli studenti che si stanno riversando nelle piazze e nei blocchi stradali del comitato ‘Forza d’urto”. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, al termine dell’incontro di ieri con i manifestanti ha annunciato. “Ho chiesto al presidente del Consiglio Monti un incontro, che credo ci sarà mercoledì mattina”.
Da domani si dovrebbe lentamente tornare alla normalità. Ma incombe un nuovo sciopero: quello dei benzinai. E comunque forconi ed autotrasportare prevedibi nuove mobilitazioni a breve.