Carini. Due operai della Agrigas minacciano di buttarsi dal tetto

Vincenzo Filippone e Lorenzo Castiglia, due operai della Agrigas s.p.a. di Carini questa mattina sono saliti sul tetto dello stabilimento, minacciando di lanciarsi nel vuoto, perchè preoccupati per loro futuro occupazionale. La vicenda è abbastanza complessa e ruota attorno alle società del gruppo Centralgas -Vigorgas serbatoi, definitivamente confiscate nel 2011 e attualmente affidate al liquidatore giudiziario Giovanni Di Pasquale e all’amministratore finanziario Elio Collovà. A settembre scorso, il ramo d’azienda è stato preso in locazione dalla Agrigas s.p.a., dopo il parere favorevole del Tribunale di Palermo, ma a dicembre la sezione misure di prevenzione, ha emesso un provvedimento contro la s.p.a. per via della totale assenza di requisiti soggettivi del legale rappresentate della ditta, Francesco Tuccillo, per stipulare un contratto d’affitto con un’impresa sottoposta a confisca. E quindi la fabbrica ha fermato la produzione ed ovviamente gli 11 operai temono il licenziamento. Tra l’altro dall’ingresso della gestione della Agrigas, i lavoratori hanno rinunciato agli ammortizzatori sociali della Centralgas ed ancora non percepiscono mensilmente lo stipendio. Una situazione paradossale, che ha spinto i due operai a salire sul tetto per chiedere l’intervento del prefetto e dell’ agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata
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