Arsenale illegale. I Carabinieri di Monreale arrestano quattro persone, con armi da guerra

Collezionavamo armi e le provavano in aperta campagna su improvvisati poligoni come bombole del gas vuote. Un hobby praticato però con armi da guerra, mitragliatrici sovietiche e americane, mitra di vario genere, fucili d’assalto, pistole, munizioni. In quattro sono stati sorpresi sabato pomeriggio dai carabinieri nelle campagne di Portella della Ginestra in un terreno compreso tra la vecchia Strada Provinciale 20 e la Palermo- Sciacca. In manette Maurizio Pedicone 51 anni, ex comandante della Polizia Municipale del capoluogo, Federico Cuomo 29 anni, amministratore di condominio e proprietario di un laboratorio clandestino in cui venivano modificate le armi nel quartiere Cruillas, Silvestre Venturella 49 anni giardiniere comunale di Monreale e Gabriele di Pietro 44 anni, imprenditore informatico italo-brasiliano che sarebbe arrivato pochi giorni fa da Rio de Janeiro proprio per ‘allenarsi’ con i tre. Da quattro mesi si esercitavano nel poligono illegale, ma sabato le raffiche dei colpi d’arma da fuoco, sono state sentite da un passante che preoccupato ha allertato la centrale operativa del 112. Proprio nella zona segnalata si trovano delle pattuglie di carabinieri delle stazioni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello che seguendo i rumori sono giunti nel terreno dove i quattro giocavano a fare la guerra in tuta mimetica. Alla vista dei militari non hanno opposto resistenza, si sono giustificati dicendo che stavano sparando solo per gioco. Nel casolare abbandonato di contrada Ginestra e su un fuoristrada Mitsubishi era nascosto però un arsenale. Ma la vera sorpresa per i militari è arrivata al momento delle perquisizioni negli appartamenti, nei garage e nei magazzini di proprietà degli arrestati. A casa del dirigente della Polizia Municipale, Maurizio Pedicone, sono state rinvenute ben 280 armi, mentre nel laboratorio clandestino di Cruillas addirittura una MG, conosciuta come “la falce di Hitler” ma anche pezzi di armi di artiglieria contraerea pronti per essere assemblate. Circa 100 gli uomini della compagnia di Monreale, impegnati nell’operazione, 423 le armi sequestrate. Sono stati sequestrati anche i pc degli arrestati perche’ tramite il computer venivano scambiate informazioni e forse scambi su internet. Le indagini si concentrano adesso sui motivi delle detenzione dell’arsenale da parte di quattro persone incensurate, sul laboratorio clandestino, sull’addestramento di tipo militare. Le analisi balistiche dovranno verificare se le armi ritrovate siano state utilizzate per commettere reati. Sono tanti gli interrogativi ancora senza risposta, probabilmente si apriranno nuovi scenari…
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