Sgomento per il delitto Corrao. Domani autopsia

Verra’ eseguita domani pomeriggio all’obitorio del cimitero di Castelvetrano l’autopsia sul corpo di Ludovico Corrao, l’ex senatore 84 anne del Pci ucciso ieri a coltellate, nella Fondazione Orestiadi di Gibellina dal suo domestico, Saiful Islam di 21 anni, del Bangladesh, reo confesso. L’esame autoptico e’ stato disposto dal pm Giacomo Brandini, della procura di Marsala, che coordina l’inchiesta sull’omicidio dell’ex sindaco ed ex senatore 84enne. Islam e’ rinchiuso nel carcere di Marsala e gia’ domani dovrebbe essere interrogato dal gip, alla presenza del suo legale e di un traduttore. Corrao e’ stato quasi decapitato con un coltellaccio da cucina ed e’ stato anche colpito da diversi fendenti al torace e ai polsi. Gli investigatori in queste ore stanno cercano di fare luce sul movente dell’omicidio: passionale o di interesse. Il domestico infatti avrebbe confessato di averlo ucciso dopo un diverbio “per questioni di lavoro”. Ludovico Corrao, era nato ad Alcamo il 26 giugno 1927, di professione faceva l’avvocato e nel 1965 fu il legale di parte civile di Franca Viola, sua concittadina, prima donna in Sicilia a ribellarsi al matrimonio riparatore. Iniziò l’attività politica nelle ACLI e nella Democrazia Cristiana. Viene eletto deputato, nel 1955, all’Assemblea regionale siciliana nel collegio della provincia di Trapani nella lista DC, e dopo la fine dell’era del milazzismo, del quale fu protagonista, si avvicinò alla sinistra. Nel 1960 fu eletto sindaco di Alcamo, nel ’63 deputato indipendente nella lista del Partito Comunista Italiano, nel ’68 fu eletto per la prima volta senatore della repubblica e nello stesso anno sindaco di Gibellina. Qui divenne il simbolo della rinascita del Belice, riuscì a trasformare anche il terremoto –che aveva devastato la valle nel ’68- in occasione di riscatto. Adunò una molteplicità d’artisti, che riempirono la nuova Gibellina ricostruita, di opere di arte contemporanea. Restò sindaco a più riprese fino agli anni ottanta. La sua attività culturale proseguì con la nascita nel 1981 delle Orestiadi di Gibellina, poi divenuta Fondazione nel 1992, di cui fu presidente e dove ieri è stato ucciso. Nel 2005, il Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro, gli affidò la gestione di Casa Sicilia a Tunisi, nella sede tunisina della fondazione. Corrao parlava di se stesso così: “Sono stato un uomo in cammino che è vissuto di molte suggestioni e che ha cercato di accogliere tutte le opportunità che le vicende storiche gli suggerivano”. La sua morte atroce, ha sconvolto il mondo politico e sociale. Tre giorni di lutto cittadino sono stati proclamati a Gibellina. Mentre ad Alcamo, il lutto sarà proclamato per il giorno del funerale.

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