Corleone. Chiesto l’ergastolo per Oliveri, presunto omicidio di Palazzo
Un banale dissidio per motivi di confine sarebbe alla base dell’omicidio di Giuseppe Palazzo, l’operaio forestale di 38 anni raggiunto da alcuni colpi di fucile al petto nelle campagne di Corleone il 7 luglio del 2008. Questo ha sostenuto la Procura che ha chiesto l’ergastolo per Rosario Oliveri, 34 allevatore e proprietario di un fondo confinante con la proprietà della vittima. Le indagini sull’omicidio furono condotte dagli uomini del commissariato di Polizia di Stato diretti dal dottor Filippo Calì. Ad accompagnare all’ospedale dei Bianchi Giuseppe Palazzo, fu lo stesso imputato Rosario Oliveri, che scese davanti al nosocomio imbracciando ancora il fucile. Quel giorno in contrada Rubina, Giuseppe Palazzo stava lavorando sul suo fondo, quando è stato colpito al petto, i pallettoni fuoriusciti dalla schiena gli devastarono l’emitorace sinistro. Sulla scena del crimine il trattore della vittima fu trovato su un crinale in leggero declivio con l’erpice ancora infisso nella terra. Giuseppe Palazzo cadde da una ventina di metri dal suo mezzo agricolo in mezzo alla paglia del campo di grano di proprietà degli Oliveri. L’operaio forestale con contratto da 101 giornate, morto per un banale dissidio per motivi di confine, lasciò la moglie Giuseppina Cortimiglia e due figlie una di dodici e l’altra di sette anni. A due anni dall’omicidio la Procura ha chiesto l’ergastolo per il suo presunto assassino Rosario Oliveri.