Corleone. I boss Bagarella e Brusca devono risarcire il Comune

300 mila euro, è la somma che due boss dovranno risarcire al comune di Corleone per danno all’immagine. I capimafia Leoluca Bagarella ed Enzo Salvatore Brusca fratello del pentito Giovanni, nel 1995 assassinarono nel giro di un mese Giuseppe Giammona ed i coniugi Anna Giambona e Francesco Saporito. La donna, sorella di Giuseppe, al momento dell’uccisione teneva in braccio il figlioletto Antonino che aveva solo un anno e mezzo. Il piccolo rimase miracolosamente illeso. Per quegli omicidi, il comune di Corleone allora guidato dal sindaco Giuseppe Cipriani, si costituì parte civile, un procedimento seguito poi anche dall’attuale primo cittadino Nino Iannazzo. E a distanza di 16 anni i boss Bagarella e Brusca dovranno pagare all’ente locale 300 mila euro, intanto al comune è stata riconosciuta una provvisionale di 150 mila euro. La storica sentenza è stata emessa dal giudice monocratico di Corleone, Francesco Antonino Canicilla, del tribunale di Termini Imerese, ed è stata notificata ai legali dei due capimafia. Per gli omicidi del 1995, Brusca e Bagarella sono stati condannati all’ergastolo in tutti e tre gradi di giudizio. Per il sindaco Nino Iannazzo, “la sentenza ha un doppio valore morale e giuridico, in quanto ha riconosciuto la sofferenza della nostra comunità nel vivere con la criminalità mafiosa, riconoscendo –conclude Iannazzo- un risarcimento economico per ripagare la violazione dell’ordinata vita civile dei corleonesi”.

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