Ato rifiuti Palermo 1. Protestano i dipendenti Temporary. Chiedono lo stipendio di marzo
Incrociano le braccia i 104 lavoratori della Temporary, in servizio all’Ato Rifiuti Palermo 1. I dipendenti, riunito all’autoparco di Capaci, chiedono il pagamento degli stipendi di marzo, consapevoli –dichiarano telefonicamente- che la società possiede i soldi in cassa, ma li utilizza per pagare il conferimento nella discarica di Campobello di Mazzara, piuttosto che le mensilità. Così i lavoratori hanno deciso di astenersi dal servizio, perché –affermano- “se non vengono raccolti i rifiuti, non è necessario il conferimento nell’impianto e quindi l’Ato piuttosto che pagare la discarica può retribuire noi lavoratori”. I 104 dipendenti della Temporary, continueranno ad incrociare le braccia finchè non verranno versati gli stipendi di marzo. Insomma, i problemi per l’ambito territoriale ottimale Palermo 1, non finiscono mai. E data la protesta il piano elaborato dalla società per ripulire i 12 comuni entro Pasqua, potrebbe anche saltare. L’Ato infatti, con l’ausilio di ditte esterne aveva programmato anche dei turni notturni di raccolta. Intanto nella discarica di Campobello di Mazzara, la Regione ha inviato un secondo tritovagliatore, così da poter conferire quotidianamente 400 tonnellate di spazzatura, per una spesa di 240 mila euro settimanali. Negli impianti di Bellolampo invece si continua a conferire 80 tonnellate di rifiuti al giorno, grazie ad accordo con Amia.
In sostanza, i numeri per uscire dall’emergenza igienico-sanitaria adesso ci sono, peccato che manchino le braccia, quelle di ben 104 lavoratori che giustamente per garantire il servizio di raccolta, reclamano gli stipendi.