IL DEPUTATO FACEVA FINANZIARE UNA COOP IN CAMBIO DI VOTI
di Federico Orlando
Franco Mineo deputato regionale di Forza del Sud ed Angelo Galatolo, figlio del boss Gaetano erano in società occulta, secondo i pm che hanno concluso l’indagine, un’accusa che il politico ha sempre respinto con fermezza.
Accuse però avallate da una serie di intercettazioni, fatte dalla Dia negli uffici dell’agenzia di assicurazione gestita da Franco Mineo, che hanno appurato anche dei prestiti usurai concessi dal politico, piccole somme, 5000,00 in un caso per sei mesi e 600,00 euro per un mese, in un altro, ma ad un tasso mensile del 20%. Un’altra pesante accusa deriva dalla gestione che il deputato aveva della Onlus Caputmundi, presieduta dal signor Settimo Trapani, ma secondo gli inquirenti nella totale disponibilità di Mineo. La onlus si occupava di progetti a favore di giovani ed anziani, ma secondo l’accusa Franco Mineo la usava come bacino di voti e per utilizzare parte dei finanziamenti che arrivavano per scopo umanitario, per finanziare le sue campagne elettorali. Dopo le elezioni del 2006 è stata registrata un’intercettazione che dimostra secondo la Dia, l’uso improprio e non certamente eticamente corretto della società, nata per fini sociali. Mineo al telefono, non soddisfatto dei voti ottenuti allo sfoglio, ricordava al responsabile che la Onlus l’aveva creata per produrre voti e visto che così non era stato palesava la sua ferma intenzione di sospendere per un periodo le attività sociali. La società Caputmundi di fatto poi sospese le sue attività. Per questo Franco Mineo è accusato di Malversazione. Il peculato invece che gli si imputa, deriva dall’uso di auto e telefonino del Comune per fini privati, ma questa è indubbiamente l’accusa meno grave.