TERRASINI. PASSA IN AULA LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO MIMMO CONSIGLIO

Tutti a casa. Con 18 voti a favore, è passata la mozione di sfiducia quater presentata da 15 Consiglieri Comunali nei confronti dell’ormai ex sindaco Mimmo Consiglio, facendo sciogliere di fatto anche l’intera assemblea civica. Un atto da cui si sono dissociati solo i Consiglieri decaduti Mariella Puccia, assente, e Giuseppe Caponetti che, pur avendo partecipato ai lavori dell’assise, si è allontanato dall’aula al momento della votazione. Il primo cittadino, ad apertura di seduta, ha difeso in aula il proprio operato amministrativo con un lungo excursus atto a smentire le contestazioni sollevate dai 15 firmatari della mozione, condivisa in aula anche dai due omonimi Salvatore Pizzo e da Giuseppe Militello. Mimmo Consiglio, eletto sindaco di Terrasini nel 2007, ieri sera ha additato il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Croce di essere l’unico responsabile, assieme ai suoi sostenitori, dei ritardi accumulati nell’approvazione di importanti iter amministrativi, tra cui gli atti inerenti il Prg, il depuratore, il porto con Cinisi, l’ampliamento del cimitero, la strada di accesso al liceo linguistico, le demolizioni a Capo Rama. E che per questa sua condotta omissiva – come ha sottolineato testualmente in aula Mimmo Consiglio – l’unico a meritare la sfiducia sarebbe Paolo Croce; quest’ultimo, durante il dibattito, è stato pure sconfessato da Norino Ventimiglia, l’unico ex Consigliere Comunale firmatario della mozione che ha ammesso inadempienze dell’assemblea civica, facendo emergere in particolare che le direttive sul prg, adottate dall’assise dopo 8 mesi dalla presentazione della proposta di Giunta, sarebbero state integralmente copiate da quelle esitate dal Consiglio Comunale di Bagheria e con una maldestra operazione di copia incolla, avendo lasciato invariate anche alcune contrade del territorio bagherese che in paese non esistono. Affermazioni delicatissime che in ogni caso non hanno dato seguito a repliche, probabilmente per non compromettere l’ennesimo tentativo, stavolta riuscito, di mandare il sindaco a casa. Momenti di tensione sono stati registrati alla fine dell’intervento di Mimmo Consiglio che dopo aver respinto la mozione definita immotivata e invitato i Consiglieri Comunali ad una seria riflessione e ad un atto di responsabilità nell’interesse della città, ha lasciato l’aula rifiutandosi di ascoltare i successivi interventi dei Consiglieri Comunali che lo hanno messo alla gogna. I PARTICOLARI E LE INTERVISTE NEL TG

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