OPERAZIONE EASY DRIVER. TRE AUTOSCUOLE CHIUSE TRA PARTINICO E MONTELEPRE

Chi aveva bisogno di un rinnovo del documento di guida, di un cambio di destinazione d’uso del veicolo, di un collaudo, doveva solo chiedere a Nobile. E pagare. Le agenzie che non seguivano “le regole” erano tagliate fuori e per veder concluse le loro pratiche aspettavano mesi. La tariffa era unica: 100 euro. E gli iter si velocizzavano, i candidati superavano gli esami senza doversi preoccupare di studiare precedenze e segnali stradali. A conti fatti era un affare per tutti. Ma chi ci guadagnava di più, erano i funzionari della motorizzazione che in pochi mesi hanno instascato diverse migliaia di euro: Antonino Nobile, 53 anni, già finito in cella il 16 maggio 2009 perchè colto in flagrante mentre intascava una bustarella dal titolare di un’autoscuola di Partinico. L’altro, Emanuele Lo Cascio, 48 anni, è considerato il regista dell’operazione, quello che individuava le autoscuole compiacenti.

Le corruzioni accertate dagli investigatori sono 122. E solo in sei mesi di attività di indagine. Dieci le persone in carcere che devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso. Alle 41 persone ai domiciliari invece, viene contestata solo la corruzione. Le prove a carico di Nobile e dei suoi complici e dei sette titolari di agenzie, a cui è stato contestata l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, sono schiaccianti.
Nelle immagini delle microcamere della Polizia, si vedono i corruttori far scivolare i soldi nelle mani del funzionario all’atto del saluto. O banconote andare a ingrossare cartelline che poi finivano nei cassetti della scrivania di Nobile, che, alla fine della ricca giornata di lavoro, esclamava contando i soldi: “Bingo”. Sette, tra scuole guida e agenzie sono state chiuse per un anno: fra queste, l’autoscuola Start di Catalano con tre sedi legali, Partinico, Montelepre e Giardinello e l’agenzia Ortoleva di Partinico. Espulse dal mercato per aver danneggiato la concorrenza in maniera sistematica e illecita.
Solo gli amici ottenevano favori, solo le imprese raccomandate potevano lavorare. Chi agiva onestamente e seguendo le regole, andava incontro a guai certi.
Emanuele Lo Cascio, dipendente della motorizzazione, aveva il compito di inviare gli esaminatori: quelli meno severi li mandava alle autoscuole “amiche”. Per chi pagava la mazzetta, gli esami orali per conseguire la patente B alla Motorizzazione, erano una vera farsa. I candidati non si presentavano, oppure, facevano una veloce apparizione: appena un minuto, giusto il tempo di rispondere ad una domanda banalissima, spesso aiutati dai titolari delle autoscuole.
Le indagini che riguardano anche gli altri 41 titolari, finiti ai domiciliari, potrebbero avere effetti pesanti anche per chi ha beneficiato dei favori di Nobile: diverse centinaia di candidati che hanno illegittimamente superato le prove a cui presto potrebbe arrivare la revoca della patente.

Hide picture