OSPEDALE PARTINICO. CIRIGNOTTA: “IL REPARTO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA È TUTTO DA RIVISITARE”

Potrebbe restare chiuso ancora per molti giorni il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale civico di Partinico e potrebbe anche essere licenziato e dunque sostituito tutto il personale in servizio. Salvatore Cirignotta, direttore generale dell’ASP di Palermo, annuncia una rivisitazione non solo del reparto dove giovedì 23 dicembre è morta appena venuta alla luce Federica Caci, ma di tutto il nosocomio partinicese. Un ospedale, secondo Cirignotta, troppo chiuso tra le sue mura, un ospedale che non dialoga con la sanità che lo circonda. Ha parlato anche di “clima appiattito che influisce sull’operato dei medici”, Cirignotta nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamani nella sede dell’ASP in via Giacomo Cusmano a Palermo. Intanto, la morte di Federica, la settima in soli due anni all’ospedale civico di Partinico, mette in dubbio il buon funzionamento del reparto di ostetricia e ginecologia e del personale che vi opera, per cui appunto si è resa necessaria la chiusura. Secondo l’ASP, infatti, il decesso della neonata, potrebbe essere stato causato da un ritardo nell’esecuzione del taglio cesareo, è questa l’ipotesi al momento più accreditata. Il reparto, sotto la lente di ingrandimento, è dotato di tutte le apparecchiature necessarie all’assistenza delle puerpere, e conta circa 500 parti l’anno, -sottolinea Cirignotta-, un numero destinato probabilmente a scendere dopo la morte di Federica ad ostetricia e ginecologia, così come è stato nel 2009, quando di decessi se ne erano contati già cinque, e le nascite diminuirono a circa 300.
Insomma sette neonati morti in due anni, anche se per motivi e condizioni diverse, sono davvero troppi per un reparto che dovrebbe “dare vita”!

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