MAFIA. PIPITONE: “MIO FIGLIO ACCUSATO PER VENDETTA”

Il pentito Gaspare Pulizzi si sarebbe vendicato di Antonino Pipitone, che avrebbe molestato sessualmente sua moglie, accusandolo dell’omicidio di Giuseppe D’Angelo. Questo il teorema del padre di Pipitone, Angelo Antonino, anche lui sottoposto a procedimento penale per associazione mafiosa in appello, che ha deposto oggi durante il processo ai boss Sandro e Salvatore Lo Piccolo e ad Antonino Pipitone accusati dell’omicidio di D’Angelo.

Il pensionato fu ucciso per errore da un commando di sicari, il 22 agosto del 2006 a Palermo. Fu scambiato, a causa della somiglianza, per il capo mafia Tommaso Natale, Bartolomeo Spatola, ucciso dopo un mese col metodo della lupara bianca. Solo dopo l’omicidio i killer si accorsero dello scambio di persona. L’ipotesi del padre di Pipitone è stata però smentita sia dalla moglie che dal suocero di Pulizzi che in aula hanno negato la circostanza. Per l’omicidio D’Angelo sono stati già condannati in abbreviato Gaspare di Maggio all’ergastolo. Insieme a lui sono stati giudicati colpevoli anche i pentiti rei confessi Francesco Briguglio e Gaspare Pulizzi, condannati a 10 anni e 6 mesi ciascuno. Il processo è stato rinviato al 18 novembre.

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