MONTELEPRE. PRECARIO RUSSO, IL SINDACO LANCIA APPELLO A NAPOLITANO

Il sindaco di Montelepre Giacomo Tinervia, dopo il vertice di due giorni fa, con l’amministrazione e il consiglio comunale ha deciso di scrivere al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alle massime autorità politiche e istituzionali del paese, per sollevare la questione del precario monteleprino Giacomo Russo.
“E’ con viva attenzione – scrive il primo cittadino – e con la massima preoccupazione che assistiamo alle vicenda che coinvolge un Nostro concittadino tra gli altri, in prima persona signor Giacomo Russo, nelle manifestazioni di protesta rispetto agli ultimi provvedimenti legislativi inerenti il comparto scuola”
La lettera aperta è stata inoltrata per conoscenza oltre al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, al ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, al governo regionale, alla prefettura, al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale e a tutti i segretari dei partiti politici parlamentari.
“E’ evidente che – continua la missiva – aldilà della appartenenza alla Comunità Monteleprina, la legittima rivendicazione del mantenimento del diritto al posto di lavoro, rappresenta una criticità per innumerevoli famiglie in tutto il territorio Italiano.
Le ragioni  a tutti ben note dei tagli effettuati alle spese relative al personale scuola, non possono comunque prevalere rispetto ad altre di ben maggiore spessore quali il diritto all’istruzione, inevitabilmente pregiudicato con enormi e prevedibili conseguenze a livello culturale e strutturale per un’intera collettività.
A tacer poi, come detto, delle altrettanto inevitabili conseguenze nei confronti di innumerevoli famiglie che, in questo momento particolare di grave crisi economica internazionale, ed in un contesto quale quello siciliano già fortemente penalizzato dal punto di vista occupazionale, sarebbero costrette a rinunziare ad un reddito certo, seppur di scarsa entità, ma in ogni caso idoneo a garantire il fabbisogno proprio e della propria famiglia, così come peraltro espressamente garantito dall’art. 36 della Carta Costituzionale, di cui Ella è garante e custode.
Ed è proprio per tali ragioni – continua il sindaco Giacomo Tinervia – che, questa Civica Amministrazione rendendosi portavoce dell’intera Comunità Italiana, in ordine ai lamentati disagi che la predetta riforma potrebbe e può costituire, si rimette alla sensibilità che contraddistingue la Sua Autorevole  e personale figura affinché, nelle sedi competenti ed a seguito del Suo intervento possono essere adottati i provvedimenti necessari.
Esprimiamo quindi piena, assoluta e incondizionata solidarietà al concittadino Giacomo Russo ed all’intera categoria che lo stesso sta rappresentando – conclude il primo cittadino – , auspicando una soluzione certa e tempestiva tale da garantire migliaia di posti di lavoro.

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