MAFIA. CONFISCA DA 3 MLN DI EURO A GIOVANNI LIPARI
E’ di 3 milioni di euro il valore dei beni confiscati dalla Guardia di Finanza al mafioso Giovanni Lipari, boss di Porta Nuova, la cui appartenenza a Cosa Nostra, era stata accertata nell’ambito del “Maxi-Processo”. Le indagini che hanno portato all’ultima condanna, in particolare, hanno consentito di accertare che Giovanni Lipari, nonostante l’ormai avanzata età, si è attivato per scoprire chi avesse organizzato ed eseguito l’omicidio di Domenico Campora ed il tentato omicidio del nipote, Vittorio Lipari, detto Emanuele, soggetti, questi ultimi, a cui man mano stava affidando la direzione degli affari del sodalizio mafioso. Il boss di Porta Nuova, inoltre, nel 2008, è stato tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “PERSEO” per avere, pur in assenza di cariche formali, contribuito a dirigere la famiglia di “Porta Nuova” e per aver costituito un punto di riferimento mafioso per il controllo dei lavori pubblici e l’imposizione di estorsioni a varie imprese. Nel patrimonio dello Stato sono finiti 13 beni immobili tra terreni, appartamenti e negozi; e un’azienda commerciale, per un importo complessivo stimabile in oltre 3 milioni di euro. L’operazione della Guardia di Finanza è scattata al termine di articolate e complesse investigazioni economiche-patrimoniali, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo.