KELLER CARINI. COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE: “L’AZIENDA RITIRI LA MOBILITÀ”

La commissione Attività produttive dell’Ars ha approvato, all’unanimità, una risoluzione che impegna il governo della Regione a chiedere alla proprietà della Keller di evitare la chiusura dello stabilimento e all’azienda di revocare la mobilità avviata dal 2 agosto per 202 lavoratori.
“In questo momento – ha detto Salvino Caputo, presidente della commissione – in cui vi è un dialogo aperto tra governo, sindacati e azienda, la Keller non può procedere unilateralmente ad attivare le procedure di mobilità dei dipendenti e chiudere uno stabilimento”.
“Chiediamo alla Keller di sospendere immediatamente le procedure per la messa in mobilità dei 204 dipendenti dello stabilimento di Carini – ha detto Marco Venturi, assessore regionale alle Attività produttive che ha poi stigmatizzato l’assenza dei rappresentanti dell’azienda alla riunione di oggi – ai tavoli istituzionali non bisognerebbe mancare”.
“C’è l’urgenza di ripristinare le regole, l’azienda deve ritirare le lettere di mobilità inviate ai dipendenti e dare seguito agli accordi presi con la Regione e contenuti in un verbale redatto tra le parti presso il tavolo costituito in assessorato attività produttive” ha chiesto il vice presidente della commissione attività produttive all’Ars, Pino Apprendi.
Per Apprendi “a questo punto è necessario che sulla vertenza si pronunci con una parola chiara il presidente Lombardo che ha dato il via libera all’acquisto della Tirrenia in società con gruppo Busi, lo stesso gruppo che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Carini. Non si capisce come sia possibile fare affari con tali imprenditori che non esitano a stralciare impegni precedentemente assunti nelle sedi competenti”.
“Il verbale redatto in commissione qualche tempo fa – precisa Apprendi – prevedeva infatti il rilancio della Keller con l’arrivo di nuove commesse mentre invece stiamo andando in una direzione del tutto opposta”.
“Bisogna portare la vertenza Keller su un piano nazionale, chiedendo al ministero per lo Sviluppo economico di aprire un tavolo per salvare lo stabilimento di Carini e tutelare i 204 lavoratori – ha detto Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD – La situazione attuale si è determinata perchè negli anni si sono succeduti una serie di ‘imprenditori-camaleonti’ sostenuti dai governi nazionali”.

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