PUNTA RAISI. PRESENTATO IL BODY SCANNER

Dopo Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia Tessera arriva anche all’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo la fase di sperimentazione del body scanner. Si tratta di un apparato che consente agli operatori di sicurezza aeroportuale di rilevare la presenza di oggetti e sostanze addosso ai passeggeri che il normale metal detector non è in grado di identificare. Il macchinario in prova a Palermo si presenta come una cabina di fronte alla quale viene chiesto al passeggero di fermarsi per qualche secondo al fine permettere la scansione completa del suo corpo.

Alla conferenza stampa di presentazione del body scanner, oltre al presidente dell’Enac, Vito Riggio, al direttore generale della Gesap, Carmelo Scelta e al presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, erano presenti anche il ministri dell’Interno, Roberto Maroni e della Salute, Ferruccio Fazio.
“Questa macchina – ha spiegato il ministro Fazio – non avrà alcun effetto negativo sulla salute umana. Se il principio base è la security, non va però dimenticata anche quello della safety, cioè la certezza che non si rechi danno alla salute dei cittadini. La prima macchina che abbiamo messo in funzione – ha aggiunto – agiva con radiazioni ionizzanti e per questo è stata scartata. La seconda era sicura ma intaccava la privacy delle persone. Questa macchina, invece, è assolutamente più sicura da ogni punto di vista”.
Sottolinea invece l’aspetto di prevenzione antiterroristica nel rispetto della privacy del passeggero il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. “I body scanner – ha detto Maroni – sono una misura antiterrorismo adottata da tanti Paesi del mondo per prevenire atti della criminalità organizzata. In questo momento stiamo cercando di adattare questi macchinari alle esigenze della privacy. Quindi i body scanner devono essere efficaci ma anche rispettosi dei passeggeri e dei cittadini”, ha concluso il ministro dell’Interno.
Al termine della sperimentazione ad ottobre ci sarà una valutazione e le autorità competenti decideranno se continuare a utilizzare il macchinario ed estenderlo ad altri scali nazionali.

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