PROCESSO CARTHAGO. IL PENTITO MICHELE SEIDITA: “HO INCONTRATO TRE VOLTE IL BOSS RACCUGLIA”

“Ho incontrato il boss di Altofonte Domenico Raccuglia, durante la sua latitanza per ben 3 volte”, a dichiararlo è il collaboratore di giustizia Michele Seidita di Partinico che questa mattina è stato ascoltato nell’ambito del processo “Carthago”, che vede alla sbarra 8 imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario: Salvatore Corrao, Santo Musso, Giuseppe Giambrone, Francesco Nania, Antonino Nania, Alessandro Salto, Pietro Brugnano, questi ultimi tre già scarcerati e Domenico Raccuglia che in video conferenza da un carcere del Nord dove è rinchiuso, ha ascoltato la deposizione di Seidita. Dunque, il collaboratore di giustizia, un tempo capo mandamento del clan Vitale-Fardazza, prima che il potere fosse preso dal boss in gonnella Giusy Vitale, oggi anche lei pentita, ha dichiarato di aver incontrato Raccuglia in tre diverse occasioni e sempre nel territorio del trapanese, la prima volta si sarebbero visti in una villetta di Castellammare del Golfo e l’incontro sarebbe stato organizzato da un uomo -di cui Seidita ha fornito al giudice anche una minuziosa descrizione fisica-, che però non risulterebbe indagato. In quella circostanza, fu stabilito dal boss Raccuglia, che Michele Seidita avrebbe guidato il mandamento di Partinico, data la vacatio venutasi a creare con l’arresto di Vito Vitale. Il secondo incontro si sarebbe svolto in una stalla nei pressi di Segesta. Qui parteciparono Seidita, Raccuglia, l’uomo che organizzò il primo incontro ed un altro individuo –stando alle dichiarazioni del pentito-. A chiedere di parlare per la terza volta con Raccuglia, fu poi Seidita perché –ha affermato davanti al giudice-, il boss di Cinisi Gaspare Di Maggio, avvicinandolo gli disse che Salvatore Lo Piccolo voleva parlagli. “Io ero terrorizzato da questa richiesta”, dice Seidita. Raccuglia diede il benestare all’incontro che però non ebbe mai luogo, perché nel frattempo Michele Seidita fu arrestato. Il collaboratore di giustizia, questa mattina davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Palermo, ha anche affermato di essere stato capo mandamento di Partinico dal ’99 al maggio 2000 per conto della famiglia Vitale-Fardazza, poi lo scettro passò a Giusy Vitale, sorella del boss Vito. La prossima udienza del processo Carthago, che si svolge con il rito ordinario per 8 imputati del clan mafioso di Borgetto e Partinico, è fissata al 20 luglio prossimo. In questa data verrà ascoltato anche un agente della catturandi che partecipò all’arresto di Domenico Raccuglia nel covo di Calatafimi il 15 novembre scorso. Nelle prossime udienze, sarà sentito pure il boss palermitano Nino Giuffrè.

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