BORGETTO. SI DELLA GIUNTA A BIBLIOTECA “CENTRO PER L’INTEGRAZIONE SOCIALE”

La Biblioteca Popolare “Giovanni Meli” potrebbe divenire presto una luogo di integrazione multirazziale, una “zona franca” interamente fruibile per i cittadini di tutto il Mondo. E’ l’intenzione della Giunta Municipale di Borgetto, guidata dal sindaco Giuseppe Davì, che ieri mattina ha approvato un atto di indirizzo da sottoporre al vaglio del Consiglio Comunale per adottare lo slogan “Qui nessuno e’ clandestino, Biblioteca zona franca”. Uno slogan che troverà spazio sottoforma di stemma su tutti gli atti, anche interni, emessi dagli uffici afferenti la cultura.

La proposta segue l’iniziativa già adottata da altri centri culturali italiani, ed in particolare trae spunto dalla decisione della città lombarda di Cologno Monzese di fornire i servizi bibliotecari senza alcuna discriminazione razziale, sociale, sessuale, politica o religiosa; viste alcune norme contenute nel Pacchetto Sicurezza 2008-2009 che potrebbero ingenerare la convinzione che anche in biblioteca esistano limitazioni ai diritti di chi soggiorna irregolarmente nel nostro paese.

“Sostengo in modo convinto il principio della libera circolazione della cultura, a prescindere dalle razze e dal censo – ha commentato il promotore dell’iniziativa, l’assessore alla cultura Franco Davì – e mi schiero contro ogni forma di blindatura dell’informazione; questi sono i presupposti che mi hanno indotto a proporre la dichiarazione della biblioteca come zona franca, libera da obblighi di controllo verso chi accede per meri scopi di informazione e di cultura in generale”.

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