MONTAGNA LONGA. OGGI 38° ANNIVERSARIO DEL DISASTRO AEREO. 115 VITTIME, NESSUN COLPEVOLE

115 vittime e nessun colpevole. La strage di Montagna Longa, dopo 38 anni rimane avvolta nel mistero. Era il 5 maggio del 1978. Le cronache dell’epoca ricordano che era una calda serata di primavera ma senza vento, visibilità intorno ai cinque chilometri. Il Dc 8 classe 43, costruito nel ’61, in servizio con i colori Alitalia, impegnato sul volo AZ 112, portava 108 passeggeri più 7 uomini di equipaggio da Roma a Palermo. Si schianto’ contro la montagna nel territorio di Carini. Morirono tutti. Lasciarono 98 orfani e 50 vedove. Fu il più grande disastro nella storia dell’ aviazione civile italiana. Qualcuno non fu mai identificato. Quasi tutti tornavano a casa per votare. Era l’ ultima sera di campagna elettorale per le elezioni politiche. Due poliziotti sull’ autostrada se lo videro passare sopra abbastanza basso da ricordarsene. A Carini tutti ricordano quella tragica sera: tutti  ricordano quello che stavano facendo in quel preciso istante e ciascuno racconta il proprio aneddoto. Una casalinga al balcone lo vide sparire dietro la montagna con un rumore assordante e poi scorse un bagliore sul costone. Un uomo, sul versante opposto della roccia, ebbe l’ impressione che volasse come avvolto dalle fiamme. Si pensò subito ad un attentato ma le autorità italiane scartarono subito l’ipotesi. Per i giudici, gli unici responsabili erano i piloti. L’anno successivo alla strage, fu eretta sul posto una croce per ricordare le 115 vittime. Oggi un sito internet, montangnalonga.it, ricorda quella strage dimenticata raccogliendo articoli di giornale, video e testimonianze.

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