CAPACI. IL VILLAGGIO DEI DIRITTI E DELLA LEGALITA’. DOMANI CONSIGLIO COMUNALE AD ADUNANZA APERTA

“La mafia opprime ogni giorno la libertà: chiunque voglia sentirsi o essere libero deve combatterla senza se e senza ma per sconfiggerla”. Lo ha scritto su un cartoncino il presidente del Senato, Renato Schifani subito dopo aver inaugurato il Villaggio dei diritti e della legalità a Capaci. Questa sorta di “pizzino della legalità” è stato poi appeso dalla seconda carica dello Stato all’albero intitolato a Giovanni Falcone. L’iniziativa del Villaggio dei diritti e della legalità è stata ideata dalla Provincia di Palermo, con il patrocinio della presidenza del Senato e in collaborazione con alcune associazioni antimafia, in occasione del 18° anniversario della strage in cui morirono Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta: Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonino Montinaro. Le piazze che lo ospitano sono luoghi simbolo della lotta alla mafia. Oltre Capaci il villaggio comprende San Giuseppe Jato, dove fu ucciso il piccolo Giuseppe Di Matteo e Palermo. Intanto, domani, alle 17,45, l’ora esatta in cui venne azionato il telecomando per fare saltare in aria il Giudice Falcone, è stato convocato in adunanza aperta, nel Palazzo dei Conti Pilo, il  Consiglio Comunale di Capaci. Una seduta specale per dare un segnale propositivo ad un itinerario concreto di collaborazione istituzionale zonale  di barriera al fenomeno di Cosa nostra. Sarà presente anche il Presidente della corte di Appello di Palermo Salvatore Scaduti, consulente- esperto della Commisione Nazionale Antimafia. Un modo diverso – si legge in una nota del Presidente del Consiglio Comunale di Capaci Lino Foti – per onorare la memoria degli Eroi uccisi dalla mafia attraverso il coinvolgimento delle associazioni e della cittadinanza. L’idea è quella di avviare un ampio confronto delle diverse opinioni, nella rievocazione non retorica dei tragici fatti del ’92, ma di attualizzazione con propositi concreti. I PARTICOLARI NEL TG

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