ATO RIFIUTI PALERMO 1. PROTESTE ALL’AUTOPARCO DI CAPACI. PALAZZOLO SI APPELLA AI SINDACI

Hanno incrociato le braccia questa mattina i lavoratori dell’Ato Rifiuti Palermo 1 e della Temporary in servizio a Capaci, Carini, Torretta ed Isola delle Femmine. Mezzi fermi all’interno dell’autoparco di Capaci e quindi anche la raccolta della spazzatura ha subito lo stop nei quattro comuni. Gli operai, continuano a lamentare la mancanza di sicurezza sul lavoro e chiedono la puntualità nell’erogazione degli stipendi, che per questo mese slitteranno di almeno una settimana.
Intanto il presidente dell’Ato Palermo 1, Giacomo Palazzolo torna ad appellarsi –si legge in una nota- alla comprovata serietà di tutti i nostri Sindaci –afferma- perché, solo mantenendo unite le forze e le volontà, sarà possibile affrontare questa particolare congiuntura aziendale”. Palazzolo auspica la puntualità delle corresponsioni dovute dagli enti locali alla società d’ambito, per garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti e ai lavoratori interinali, entro il prossimo 3 giugno. La crisi di liquidità e la grave situazione igienico-sanitaria del territorio determinata dalla chiusura della discarica di Partinico che “impone” –continua la nota- all’ATO PA1 di conferire i propri rifiuti presso l’impianto di Mazzarà Sant’Andrea, ha costretto la società, che non ha i mezzi idonei ed efficienti per la rimozione e il trasporto dei rifiuti presso l’impianto del messinese, a ricorrere a ditte esterne. Nelle more –prosegue Palazzolo- che vengano concluse le procedure relative ai bandi di gara già espletati, ho proceduto all’affidamento alla ditta convenzionata con la società d’ambito con procedura di “somma urgenza” a seguito di un offerta economica pervenuta e negoziata tra le parti. Poiché la ditta in questione –scrive il presidente- è creditrice nei confronti dell’Ato, quest’ultima, d’intesa con l’assemblea dei soci, si è impegnata a pagare un acconto alla ditta di trasporto dopo aver pagato tasse, imposte e contributi già scadute il 16 maggio scorso. È evidente – afferma Giacomo Palazzolo – che il CdA non ha distratto alcuna somma dagli impegni gestionali e finanziari assunti d’intesa con i soci il 22 maggio scorso. Il paventato ritardo relativo al pagamento degli stipendi sarà scongiurato – conclude Palazzolo – solo se i comuni trasferiranno le somme dovute all’Ato Palermo 1.

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