ALCAMO. OLTRE 40 ANNI DI CARCERE ALLA COSCA MAFIOSA. 10 PER PIRRONE

Dieci anni di reclusione per associazione mafiosa. E’ la condanna inflitta dal Gup di Palermo a Liborio Pirrone, alcamese, imputato nel processo scaturito dall’inchiesta denominata “Cemento libero”, condotta congiuntamente da carabinieri e polizia, 2 anni fa ad Alcamo. Pirrone, che ha scelto il rito abbreviato, l’anno scorso ha assunto la posizione di dichiarante. Tuttavia, le sue rivelazioni non sono state ritenute attendibili dai pubblici ministeri della Dda di Palermo. I pm per lui avevano chiesto 7 anni di reclusione. Con Pirrone il Gup ha condannato altri 6 imputati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e falso in atto pubblico: Ignazio Melodia, alias ‘testa d’aceddu’ (3 anni), Giorgio e Stefano Regina (rispettivamente a 8 anni e 8 mesi, a 9 anni e 4 mesi), Vito Amato (4 anni), Francesca Adamo (un anno e 8 mesi), Arcangelo Calandra (1 anno e 4 mesi). Assolta, invece, Paola Urso. Altri tre imputati – Diego Melodia, Gaspare Baglio e Piero Pellerito (quest’ultimo consigliere alla provincia regionale di Trapani per “Alleanza per il sud”) – hanno scelto il rito ordinario ed oggi è cominciato il processo dinanzi ai giudici del tribunale di Trapani.

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