RICORRENZE. 40 ANNI FA NASCEVA “RADIO LIBERA PARTINICO”

Il 25 marzo 1970 è una data che segna un punto di non ritorno nella storia dell’informazione italiana: quel giorno, per la prima volta, il segnale radiofonico di “Radio Libera Partinico” rompe il Monopolio di Stato sulle trasmissioni via etere, con un messaggio di denuncia: a due anni dal terremoto del 1968 non una sola casa era stata ricostruita e il dominio mafioso e clientelare aveva attinto ai soldi destinati alla ricostruzione della valle del Belìce. Quel segnale apre le porte a una nuova stagione dei media, fiorita nell’arco degli anni ’70 con decine di radio e televisioni “libere”, nate in una zona grigia del diritto e successivamente riconosciute anche dalla Corte Costituzionale come una legittima declinazione di quel diritto all’espressione “con ogni mezzo di diffusione” sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. A realizzare questo primo esperimento e’ Danilo Dolci, uno dei padri fondatori della cultura nonviolenta italiana, che progetta “Radio Libera” come uno strumento di lotta ai poteri mafiosi e criminali che inquinavano i piccoli centri della Sicilia occidentale. Per Danilo Dolci la comunicazione era come un “reciproco adattamento creativo”. Radio Libera Partinico, infatti, non e’ stata un astratto e generico progetto di “controinformazione”, ma un tentativo concreto di dare vita ad un nuovo modello di sviluppo per i territori colpiti dal terremoto, cercando una possibilita’ di realizzazione concreta per il “Piano di sviluppo democratico delle Valli Belice, Carboi e Jato”. Oggi, a 40 anni dalla nascita, è doveroso ricordare la radio che ha potuto irradiare “la voce dei poveri cristi” per sole 27 ore: ma questo è stato sufficiente a rimettere in discussione già allora l’articolo 21 della Costituzione Italiana, che dovrebbe garantire “la libertà di espressione con ogni mezzo”. In occasione del quarantennale dalla trasmissione, oggi e domani, in diverse parti d’Italia, saranno organizzati punti d’ascolto e trasmissioni attraverso le radio locali per ricordare il 40esimo anniversario, con interventi, letture di documenti e poesie.

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