PUNTA RAISI. RAFFICHE DI VENTO. COLPA DELL’EFFETTO “WIND-SHARE”

È emergenza vento da stamattina all’aeroporto palermitano di Punta Raisi. Dalle prime ore della giornata gli aerei non possono più atterrare. Le raffiche, in quota di atterraggio, stanno superando i cento chilometri all’ora. Come mai? Perché a Punta Raisi, in quell’angolo di territorio, vige l’effetto “Wind-share”, terrore di tutti i piloti del mondo. Ma che cosa è? La costituzione di un vortice di venti che spinge gli aeromobili a sbatterli per terra, oltre che a sbandare nella fase terminale dell’atterraggio. L’articolo a firma di Ignazio Panzica è pubblicato sul sito Siciliainformazioni. Nei paesi civili, quando si costruisce un aeroporto è la prima cosa a cui si sta attenti. È un permanente fenomeno meteo, figlio della specificità di un microclima e della condizione orografica del luogo (ovvero dell’esistenza di un certo schieramento di montagne attorno al posto). Ma all’epoca della costruzione dell’aeroporto, si doveva per forza rispettare la volontà di Don Tano Badalamenti da Cinisi, che l’infrastruttura la voleva lì. Perché lì avevano comprato i terreni i suoi prestanome, e perché lì sui lavori edili si sarebbe spuntato un maggiore utile, grazie alla sua facile sistemazione logistica, adiacente alle basi dei suoi servizi all’edilizia (trasporti e sbancamento in primis), sparsi tra Cinisi e dintorni. Sono tre anni che l’Unione Europea ha ingiunto alla società di gestione aeroportuale di dotare il Falcone-Borsellino di un apposito radar “anti Wind-share”. Al fine di avvisare per tempo gli aereomobili in fase di avvicinamento, giusto per non far correre gratuiti rischi agli aerei con tutti i loro passeggeri. Come ha più volte lamentato l’associazione europea dei piloti di aereo. Ma dopo studi ed investimenti milionari, del radar – che dovrebbe essere allocato nel territorio del Comune di Isola delle Femmine – non se ne sa più niente. Ma il Comune di Isola si è dichiarato contrario all’installazione del radar nel suo ambito comunale. Si parla di motivazioni ambientaliste, ma si sussurra anche di ripicche, squisitamente politiche. Intanto, quando tira vento a Punta Raisi, gli aerei vengono puntualmente dirottati su Trapani o Catania. È accaduto spessissimo in passato. Purtroppo, continua ad accadere ancor oggi. La prossima volta che capiterà ad uno di voi, che, non potendo atterrare a Palermo, vi ritroverete dirottati a centinaia di chilometri da casa vostra, provate a rivolgere un pensiero di riconoscenza al vecchio Tano Badalamenti. Ma anche a quei politici senza buonsenso e spina dorsale che gli permisero di fare e disfare ciò che lui voleva. In qualche modo, lo stesso problema che abbiamo pure oggi.
FONTE siciliainformazioni.com

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