CARINI. KELLER VERSO LA PROTESTA. NESSUN ACCORDO TRA SINDACATI E AZIENDA

E’ di nuovo bufera sulla Keller di Carini. Nell’incontro di ieri in prefettura, sindacati ed aziende non arrivano a un accordo. La settimana scorsa, al termine di una giornata di sciopero, i sindacati avevano chiesto l’apertura di un tavolo istituzionale sull’ennesima azienda metalmeccanica in crisi: 50 lavoratori impegnati nel restauro di sette carrozze ferroviarie. Il 14 gennaio i lavoratori sono entrati in sciopero contro la decisione dell’azienda che ha minacciato di aprire le procedure di mobilita’ per tutti i 220 lavoratori dopo il no dei sindacati alla proroga di un anno della cassa integrazione senza il supporto di un piano industriale, di un ragionamento sui carichi di lavoro, di un programma per il ritorno al lavoro dei dipendenti. Fiom, Fim e Uilm chiedono al prefetto di istituire un tavolo per aprire con l’azienda una trattativa e allontanare il clima di provocazione. La rottura si e’ consumata in vista della scadenza, il 24 gennaio, della cassa integrazione straordinaria per 170 dei 220 lavoratori. La Keller, per risposta, ha annunciato che oggi avrebbe comunicato in Confindustria l’avvio delle procedure per il licenziamento. Nel corso del 2009 l’azienda, inoltre, ha trasferito da Palermo a Cagliari il revanting di 22 carrozze, che avrebbero garantito l’occupazione per 2009 e il 2010 nell’azienda di Carini. I sindacati chiedono all’azienda un’equa distribuzione dei carichi di lavoro nei due stabilimenti.

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