TRAPPETO. TRUFFA AGGRAVATA E FALSO

Truffa aggravata e falso, sono le accuse mosse dai Carabinieri della Compagnia di Monreale a Antonino D’Asaro, diversamente abile di Trappeto. L’uomo si trova ai domiciliari. Il tetraplegico dal 2004 al 2008 avrebbe intascato poco più di 70 mila euro dalla Regione Siciliana come rimborso delle cure mediche –delle quali non ha mai usufruito- in una clinica della Repubblica Ceca. L’indagato, costretto su una sedia a rotelle verrà sentito domani nella sua abitazione dal gip Luigi Petrucci. Le indagini dei Carabinieri di Trappeto, hanno permesso di scoprire che Antonino D’Asaro, a differenza di quanto dichiarato ai medici dell’ex Ausl, dal 2004 al 2008 non è mai andato nella clinica Ceca, perché proprio in quegli anni era sottoposto al regime di sorveglianza speciale che lo obbligava a tornare a casa entro le 20. La conferma del falso affermato è arrivata proprio dai vertici dell’ospedale estero, che hanno inviato la documentazione nella quale si attesta che l’unico ricovero del paziente disabile risale al 2003. La truffa è stata scoperta dall’Azienda Sanitaria di Partinico, che insospettita per una stramba richiesta di rimborso, ha fatto avviare le indagini. D’Asaro aveva chiesto all’Ausl di essere autorizzato ad andare nelle Repubblica Ceca con il proprio mezzo. Ma la ricevuta della benzina sarebbe stata a tantissimi zeri e quella volta l’azienda non autorizzò. D’Asaro però ha proseguito la truffa, presentando altri biglietti e note spese. L’inchiesta non è conclusa: i carabinieri e la procura sono a caccia del tesoretto del paziente. Ora al vaglio dei militari c’è anche la posizione di un familiare di D’asaro, chiamato in causa perché in alcune occasioni avrebbe presentato la domanda dei rimborsi per mezzo delega. FONTE LA REPUBBLICA

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