COLUMBUS DAY. LE TELECAMERE DI TELE OCCIDENTE ALLA PARATA DELLA “QUINTA STRADA”

Entreranno oggi nel vivo le celebrazioni per il Columbus Day a New York, la tradizionale festa che ricorda ogni anno la scoperta dell’America. Sulla ‘Quinta Strada’ si svolgerà la consueta parata che vedrà impegnati migliaia di rappresentanti di istituzioni e società civile. Gli Americani di origine Italiana sentono il Giorno di Colombo come una celebrazione che ricorda le loro doppie radici Italo-Americana. Questa festa è stata proposta come festa nazionale negli Stati uniti da quando Il Giorno di Colombo è stato celebrato per la prima volta da italiani a San Francisco nel 1869, seguendo le celebrazioni italiane di New York. Gli Italoamericani sentono molto questa festività e sono particolarmente orgogliosi del fatto che sia stato Cristoforo Colombo, un navigatore italiano a scoprire il continente americano. Negli Stati Uniti il Giorno di Colombo le banche, uffici postali e uffici federali sono chiusi, così come gli uffici dell’ambasciata italiana a Washington D.C. e tutti i vari consolati italiani che si trovano nel paese. L’Empire State Building di New York City da vari anni usa accendere le sue luci, riproducendo così il tricolore italiano. Ad immortalare l’evento oramai dal 1996, le telecamere di Tele Occidente, che seguono la a suggestiva parata, dove quest’anno sfilano il Club dei Carinesi d’America con in testa il sindaco Gaetano La Fata, la Delegazione del Coes e il neo gruppo folcloristico recentemente costituito dall’Associazione Atma di Montelepre. I telespettatori di Tele Occidente potranno seguire l’evento a breve sui nostri schermi nel corso della trasmissione “Saluti dall’America”. Inoltre quest’anno ricorre il centenario della morte del poliziotto italo-americano Joe Petrosino, inviato a Palermo per indagare sui rapporti tra la criminalita’ organizzata del New Jersey e la mafia siciliana e perciò assassinato in Piazza Marina il 12 marzo del 1909, e la Provincia Regionale e il suo presidente Giovanni Avanti hanno reso omaggio all’investigatore proprio a New York.

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