CARINI. ANCORA DESERTA L’ASTA PUBBLICA PER LA VENDITA DELLA TENUTA DELLO ZUCCO

E’ andata deserta, per l’ennesima volta, l’asta pubblica per la vendita della tenuta dello Zucco di Carini di proprietà della SOLITANO S.p.A., nonostante l’offerta fosse stata ritenuta estremamente vantaggiosa, la splendida tenuta dello Zucco, complesso agricolo con 147 ettari di terreno, un castello, un baglio, magazzini, con annesse stalle dovrà aspettare la quarta asta pubblica nella speranza che chiunque possa vincere la paura che il contesto mafioso incute e proporre richiesta di acquisto”. A dichiararlo è Salvino Caputo, componente la Commissione Regionale Antimafia che ha sollevato il problema dell’impossibilità, per persone normali di potere liberamente acquistare una delle tenute agricole più belle della Sicilia. La vicenda è stata anche oggetto di un’audizione della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della Mafia in Sicilia, lo scorso 11 marzo per dimostrare come oggi nessun bene confiscato alla mafia o comunque considerato di diretto o indiretto interesse di cosa nostra possa essere liberamente oggettto di pubblico acquisto. “Negli anni passati l’ex Parrocco di Carini Agostino Coppopla, poi condananto per mafia e da tempo deceduto, utilizzava parte di questi terreni, e la villa è stata sede di ricovero per latitanti e Summit di mafiosi. Tutto questo dimostra – ha continuato Salvino Caputo .- che chiunque oggi possa continuare a pensare di potere vendere al pubblico incanto i beni confiscati a cosa nostra deve rendersi conio che soltanto gli stessi mafiosi ed i loro prestanomi possano acquistare o comunque detenere i beni immobili confiscati comunque gravitanti nella sfera di interessi di cosa nostra.Caputo ha anticipato la presentazione di un emendamento in Commissione Bilancio all’ARS per acquistare il bene direttamente da parte della Regione. “In questo modo – ha concluso Caputo – verrà dato un segnale forte a chi oggi è convinto di potere condizionare la libera volontà chi ha il coraggio di potere gestire beni confiscati alla mafia”.

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