Trappeto, in fiamme una villa residenziale nel cuore del centro storico

E’ di chiara matrice dolosa, l’incendio che la notte scorsa ha completamente distrutto gli interni di una villa a due piani nel cuore del centro storico di Trappeto, a due passi dalla Chiesa Madre. L’immobile che si affaccia sia sulla via XXIV giugno che, in via Giuseppe Randazzo. è di proprietà di Paolo Bologna, 29 anni, incensurato, residente in Germania, figlio di Matteo Giovanni Bologna, di 54 anni, già condannato a 21 anni di carcere per un traffico internazionale di stupefacenti tra l’Olanda, il Belgio, la Germania e la Sicilia venuto alla luce nell’ambito dell’operazione Gatto Nero. Paolo Bologna sarebbe sceso a Trappeto lo scorso Agosto per le ferie e solo 10 giorni fa sarebbe rientrato in Germania, nazione in cui dovrebbe vivere anche suo padre, Matteo Giovanni Bologna, che si sarebbe reso irreperibile dopo la condanna. Quest’ultimo, nel 2009, è stato anche destinatario di una confisca di beni per un valore complessivo di 11 milioni di euro. L’incendio è divampato intorno alle 3,00 della notte appena trascorsa. Le fiamme hanno divorato tutto. Mobili, divani, porte, suppellettili e tendaggi sono stati ridotti in cenere. Perfino una vecchia auto di lusso, una jaguar, e un’imbarcazione che erano custodite nel garage, sono state rese inutilizzabili dalle lunghe lingue di fuoco che per tutta la notte hanno bruciato dentro casa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Partinico e i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Partinico. Ignoti, si sarebbero introdotti all’interno dell’abitazione cospargendo, di benzina, tutti i locali, garage attiguo compreso, per innescare l’incendio che non ha risparmiato neppure il soffitto, alla fine ceduto. I pompieri hanno lavorato diverse ore per riuscire a domare le fiamme. Ingenti i danni alla struttura, verificati ulteriormente questa mattina, da una squadra dei vigili del fuoco, tornata sul posto per un sopralluogo assieme ai carabinieri. Il rogo ha reso inagibile l’immobile. Le indagini dei militari ruotano a 360°. Dietro l’attentato incendiario potrebbe esserci l’ombra della mafia, ma anche la sfera privata dell’uomo sarà passata al setaccio dagli investigatori per individuare elementi utili alla risoluzione del caso.

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