Partinico. Gestione dell’acqua, Rifondazione Comunista contro l’amministrazione: “no ad un nuovo gestore privato”

La paventata costituzione di una nuova società per la gestione del servizio idrico nel palermitano preoccupa gli esponenti di Rifondazione Comunista di Partinico che parlano di possibili aumenti delle tariffe per i cittadini. In un comunicato stampa, firmato dal presidente e dal segretario del partito, rispettivamente Toti Costanzo e Giuseppe Gallo, vengono contestate le decisioni dell’amministrazione comunale colpevole, si legge nella nota,“di aver tradito la volontà dei cittadini che con il referendum si dissero contrari alla privatizzazione dell’acqua.” Infatti, scrivono da Rifondazione, mentre “l’assessore Campione lascia intendere di essere disponibile alla restituzione delle reti, a Palermo durante la riunione per decidere il futuro del servizio idrico, l’assessore Pantaleo esclude in maniera categorica questa possibilità, affidandosi alle scelte della Regione Siciliana, che proroga per alcuni mesi la gestione dell’Ato. “Cosa si nasconda dietro questa posizione ambigua?” Secondo Rifondazione, si è in attesa, “di trovare un nuovo gestore privato”. Secondo gli esponenti del partito potrebbero così “concretizzarsi gli interessi di alcune componenti politiche del Pd. Noi non sappiamo se ciò sia vero – si legge ancora – tuttavia una cosa è certa, che nei Comuni vicini prevale la dignità e l’interesse della collettività, mentre nella nostra città per alleviare la a crisi si costruisce un altro acquedotto parallelo che è quello di fornire l’acqua attraverso un servizio privato. Cosi’ l’acqua i  cittadini la pagano due volte. La volontà e la determinazione di alcuni sindaci del comprensorio, come quelli di Terrasini, Trappeto e Cinisi, cui va la nostra piena solidarietà – conclude la nota di Rifondazione – per aver deciso di riappropriarsi delle reti, mette in chiara luce  il ruolo negativo di quelli, come il sindaco di Partinico, che hanno deciso di continuare a gestire il servizio attraverso i privati.”

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