Carini, esposto in Procura per amianto sul lungomare Cristoforo Colombo
Sebbene i lavori di rimozione siano già stati appaltati dal Comune di Carini lo scorso mese di maggio, sfabbricidi, eternit e rifiuti vari continuano a giacere a pochi passi dal mare. Si tratta dei resti di una baraccopoli sorta negli anni 60 su un’area destinata al parcheggio di una lottizzazione privata, tuttora esistente, che insiste sul lungomare Cristoforo Colombo. Un’importante arteria viaria, parallela all’A29, deturpata da un’enorme colata di cemento che ha reso inaccessibile una delle spiagge più belle della Sicilia, all’epoca definita conca d’oro. Dopo anni di lotte a suon di carta bollata, tra il Comune e i privati, per eliminare lo scempio ambientale che può provocare effetti devastanti sulla salute pubblica, l’ente locale ha proceduto ad appaltare i lavori di bonifica delle aree, ma ad oggi, gli interventi non sono stati avviati per un cavillo burocratico, così come spiega Ambrogio Conigliaro del Movimento 5 stelle di Carini che stamani ha effettuato l’ennesimo sopralluogo sul con gli attivisti penta stellati e I volontari di Legambiente, annunciando di voler presentare a riguardo un esposto in Procura.
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