Partinico, lunedì riapproda in aula l’esternalizzazione della casa di riposo

Lunedì prossimo, il Consiglio Comunale di Partinico si ritroverà ad esitare per la quarta volta la delibera sulla concessione a terzi della casa di riposo Canonico Cataldo. La delicata questione ha tenuto impegnata la politica e gli uffici dell’ente locale per quasi due anni creando spaccature e ferite difficilmente sanabili. Secondo il Consigliere Comunale Toti Comito, “l’utilizzo della casa di riposo come strumento di lotta politica ha fatto perdere di vista l’interesse generale e collettivo ad appannaggio di meschini giochi volti al raggiungimento di obiettivi personali, oscuri ed inconfessabili. Terreno fertile per i mistificatori della verità, millantatori, “sansali di ciuci”, nani e ballerini. Questa delibera – prosegue Comito in una nota –  arriva nuovamente in aula dopo aver consumato diversi momenti di confronto e, tuttavia,   alcune dichiarazioni   appaiono in controtendenza rispetto a quanto stabilito nella conferenza dei capigruppo”. Ragion per cui, Comito ha presentato degli emendamenti   alla proposta di delibera che è stata  visionata solo il 15 gennaio scorso. La proposta, secondo Toti Comito,  contiene alcuni disallineamenti circa la durata della convenzione in quanto  si fa riferimento ad anni 1 prorogabili, oppure anni 2 non prorogabili. Nell’allegato “Relazione tecnico illustrativa” nella parte denominata “valore della concessione – sistema tariffario – quadro economico riepilogativo” si fa riferimento ad anni 1; Nel riquadro riportato a pag 6 si fa riferimento ad anni 1; Mentre nel capitolato speciale d’appalto all’art 10 si fa riferimento ad una convenzione per anni 2; Nell’allegata “convenzione di concessione della gestione della Casa di Riposo” a pag 1 al punto 3 si fa riferimento ad anni 2. Discrepanze che secondo Comito si possono superare riportando tutti i dati ad una convenzione per 2 anni  per diverse ragioni:  “intanto una più lunga durata è più appetibile per il mercato; inoltre, tra Maggio e Giugno Partinico ritornerà alle urne e una corretta responsabilità politica imporrebbe di lasciare un dato stabile e parzialmente risolto circa una tematica che ha tenuto l’intera municipalità impegnata per quasi due anni. Sarebbe un dispendio di energie inutili imbastire una gara per un solo anno anche perché è evidente a tutti, tranne alle menti irrecuperabili, che la situazione finanziaria dell’Ente – prosegue Comito – continuerà ad essere in sofferenza, ragion per cui l’amministrazione che verrà non potrà fare altro che prorogare. Abbiamo il dovere di impedire a quanti vogliono lasciare il “cerino acceso” nelle mani di chi si insedierà tra qualche mese  – conclude il Consigliere Toti Comito – di continuare ad utilizzare la casa di riposo per fare campagna elettorale e per screditare i propri avversari”

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