Cinisi, casolare Impastato: firmato alla Regione il protocollo d’intesa
Firmato, ieri pomeriggio a Palazzo Orleans, il
Protocollo di intesa tra Regione Siciliana, Città metropolitana di Palermo e
Comune di Cinisi per il recupero e la valorizzazione del “casolare
Impastato”. Un Accordo che avvia il percorso per rendere il luogo,
divenuto simbolo della lotta alla mafia, accessibile a tutti. A siglare l’intesa il governatore Nello Musumeci, il
sindaco metropolitano Leoluca Orlando e il vice sindaco di Cinisi Aldo Ruffino.
Presenti anche Giovanni Impastato e il mondo dell’associazionismo legato alla
memoria del giornalista. La Regione esproprierà l’edificio nel quale, nel 1978,
fu ucciso Peppino Impastato e il terreno circostante, mentre la Città
metropolitana di Palermo procederà al recupero del bene per la sua fruizione
d’intesa con il Comune di Cinisi. Il casolare era stato precedentemente
dichiarato “di interesse culturale”.
Nell’edificio rurale, sito in una
stradina interna nei pressi
dell’aeroporto Falcone e Borsellino, il fondatore di Radio Aut venne colpito
alla testa, tramortito e ucciso, prima di essere trasportato sui binari della
vicina ferrovia per simulare un’esplosione accidentale durante un fallito
attentato. L’intesa tra istituzioni arriva dopo un iter avviato dalla giunta
guidata da Nello Musumeci che, nel settembre scorso, ha approvato gli atti
necessari per procedere all’espropriazione dell’immobile di proprietà privata
con uno stanziamento di 106mila euro. Contestualmente il governo regionale ha
istituito un apposito “Tavolo comune casolare Peppino Impastato”. Per
il presidente della Regione l’obiettivo di non disperdere i finanziamenti è
stato raggiunto. “Il mio governo ha mantenuto l’impegno preso, anche da me
personalmente al tempo in cui guidavo la commissione Antimafia, nei confronti
della famiglia Impastato e di tutta la comunità regionale. Il ‘casolare Peppino
Impastato’ – continua il governatore – diventerà un luogo dal valore fortemente
simbolico accessibile a tutti. Testimonianza dell’impegno civile di un
militante politico che, comunque la si pensi, ha combattuto con le sue denunce
quotidiane la mafia fino all’estremo sacrificio”. Sulla base dell’accordo, la Regione si impegna a concedere l’immobile acquisito alla
Città metropolitana di Palermo, secondo modalità e durata compatibili con la
destinazione conferita al casolare di “Centro nazionale culturale per la
lotta alle mafie”. Al recupero dell’edificio e del terreno circostante
provvederà la Città metropolitana, d’intesa con il Comune di Cinisi.
Soddisfatto il sindaco della Città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando:
“Si è raggiunto un accordo che permette di non perdere, ma anzi di
valorizzare i fondi disponibili perché il casolare in cui fu ucciso Impastato
possa finalmente essere un luogo di memoria attiva nel nome di Peppino e di
Felicia. Oggi è stato sottoscritto un documento che permetterà di di utilizzare
tutte le somme disponibili e di mettere finalmente in cantiere un progetto
importante non solo per il territorio di Cinisi, ma per tutta la Sicilia”.