Castellammare del Golfo, Comune si veste di blu per la “Giornata mondiale del diabete”

Il palazzo municipale di Castellammare del Golfo questa sera si “vestirà” di blu poiché l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Rizzo ha aderito alla Giornata mondiale del diabete che si celebra il 14 novembre per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, sulla sua prevenzione e gestione. Il tema dell’edizione 2019 della campagna è “Proteggi la tua famiglia” perché il diabete la colpisce nella sua interezza. Per la giornata di informazione e prevenzione del diabete è stato scelto il 14 novembre perché è la data di nascita del fisiologo canadese Frederick Banting che, insieme a Charles Best, scoprì l’insulina nel 1921. La giornata, che nel 2007 è stata riconosciuta da una risoluzione dell’Onu “Giornata delle Nazioni Unite”, è rappresentata da un cerchio perché in molte culture simboleggia la vita e la salute ed il bordo blu del cerchio riflette il colore del cielo e la bandiera delle Nazioni Unite. “Innumerevoli gli effetti e le malattie correlate al diabete, spesso gravi: malattie cardiache, cecità, amputazioni, insufficienza renale, morte precoce. Molti sintomi potrebbero essere spia della patologia e se trascurati portare ad una diagnosi tardiva anche nel diabete tipo 2 o a una delle complicanze croniche”. L’organizzazione della giornata curata da ‘Diabete Italia’, che comprende associazioni di volontariato e società scientifiche che operano nel settore della diabetologia, fa presente che “In Italia sono 3,7 milioni i diabetici ma una persona su tre non sa di averlo. Una malattia sempre più diffusa, con oltre 425 milioni di malati nel mondo e quasi quattro milioni in Italia, eppure spesso conosciuta poco, curata tardi, con tante complicanze. Una malattia sistemica quindi, che attacca vari organi, ma anche sistemica in senso metaforico, perché coinvolge nella sua gestione tutta la famiglia. Il diabete è una patologia in rapido incremento, anche se la sua conoscenza e la sua prevenzione non vanno altrettanto veloci. Per curarla allora occorre davvero ‘fare sistema’ con tutte le forze e le risorse disponibili”.

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