Terrasini, bocciato rinnovo convenzione segretario: sindaco va “sotto” in consiglio

Va giù la coalizione a sostegno del sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci in consiglio comunale e viene bocciata la convenzione per l’utilizzo del segretario generale Cristofaro Ricupati con il Comune di Capaci. Ieri sera il civico consesso ha detto “no” all’altro rinnovo semestrale e dunque a partire da oggi Terrasini e Capaci non si spartiranno più l’alto burocrate in regime di convenzione. Concretamente non cambierà però nulla: infatti Ricupati continuerà a suddividersi tra le due municipalità in forza di un’autorizzazione prefettizia con modalità però a scavalco per i prossimi 4 mesi. L’unica differenza sarà di tipo economico: con questo sistema, infatti, Terrasini dovrà sobbarcarsi maggiori oneri pagando le indennità extra allo stipendio base mentre prima i due Comuni si dividevano queste spese. “Terrasini soffre nella sua pianta organica di carenze soprattutto delle figure apicali – ha sostenuto il consigliere Dario Giliberti tra coloro che hanno bocciato la convenzione – e non potevamo più permetterci che la figura del segretario generale, garante delle regole e della legalità all’interno della macchina burocratica, fosse anch’essa ancora part-time. La convenzione non poteva essere rinnovata una terza volta, abbiamo dato tempo al Comune amico di Capaci per cercarsi un segretario, ma noi dovevamo tutelare il nostro ente”. “L’impegno preso dal nostro consiglio comunale con Capaci era a tempo – evidenzia Grazia Ventimiglia, altra consigliera che ha bocciato la convenzione -. Qui c’è bisogno di un segretario a  tempo pieno, la sua presenza era riduttiva nel periodo intercorso per la durata della convenzione rispetto alle reali esigenze del nostro municipio”. Non tutta l’opposizione comunque ha votato favorevolmente l’atto: in 7 hanno detto “no”, altri 2 invece (Norino Ventimiglia e Maria Antonietta Galati) invece si sono dissociati votando al contrario a favore del rinnovo della convenzione. Boatos dai due palazzi di città sostengono che il voto sia stato prettamente politico, frutto di possibili legami tra certa parte politica terrasinese e alcuni burocrati all’interno del Comune di Capaci. “Un voto inopportuno – replica il sindaco terrasinese Giosuè Maniaci – e soprattutto non corretto per l’altro ente che da oggi si troveranno costretto a ricorrere a nuove modalità per l’utilizzo del segretario. Poter dividere un funzionario a tempo pieno significa un risparmio per l’ente e devo dire che ci sono stati anche importanti risultati per il nostro municipio. A mio parere un voto pretestuoso per un braccio di ferro politico, i consiglieri non capiscono che se il segretario ha altre opportunità comunque potrà andare via quando vuole. C’è un’incongruenza di fondo”.   

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