Corleone, bufera al Cidma, i volontari sospendono i tour

È braccio di ferro tra il sindaco Nicolò Nicolosi e 11 collaboratori del Cidma, che da giorni hanno sospeso per protesta le visite guidate al centro di documentazione internazionale antimafia. Al loro fianco la Cgil di Palermo, che in un comunicato fa sapere: «Si sono astenuti per richiamare l’attenzione sull’opera fatta in questi anni per l’affermazione della legalità nel paese conosciuto come capitale della mafia. Ma non si aspettavano che il presidente del Cidma, che è anche il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, anziché tenere in considerazione le loro richieste, li sostituisse con altri lavoratori». «I ragazzi da anni chiedono di avere riconosciuto il loro ruolo all’interno del centro, ma né questa né le amministrazioni precedenti hanno mai provato a trovare soluzioni efficaci, anzi hanno rimandano continuamente la questione – dichiara Riccardo Marotta, segretario Nidil Cgil Palermo -. L’incont ro è stato chiesto al sindaco per intervenire nel rispetto delle norme vigenti, con la possibilità di un contratto idoneo alla mansione effettivamente svolta dai lavoratori, 5 annuali e il resto stagionali, impropriamente utilizzati con contratti di collaborazione occasionale e sostituiti dall’oggi al domani, senza preavviso né una giustificazione». «Speriamo che – aggiunge Marotta – con un atteggiamento più costruttivo si possano superare gli ostacoli per garantire alla squadra la continuità lavorativa. Nel frattempo i lavoratori assunti in sostituzione continuano a lavorare all’interno del centro. Con quale tipologia contrattuale? Non abbiamo avuto risposte in merito». Immediata la replica di Nicolosi: «È una notizia falsa perché il Cidma non ha lavoratori, ma dei volontari senza contratto che abbiamo trovato in servizio quando ci siano insediati. Si tratta di collaboratori retribuiti con un compenso di 10 euro a visita guidata». L’av v i o dell’attività risalirebbe all’ot t o b re del 2016, durante la gestione commissariale del Comune. «In questi mesi – fa sapere il sindaco – abbiamo cominciato a lavorare alla gestione del Cidma, con la nomina Consiglio direttivo. Abbiamo però trovato una posizione debitoria nei confronti dell’Inps pari a 170 mila euro per contribuzioni non versate». Nel frattempo è giunta la richiesta dei lavoratori che chiedono condizioni lavorative migliori e con un compenso più dignitoso. La trattativa si è però arenata. Di qui la protesta delle guide, con inevitabili disagi per i tanti visitatori del centro. “I volontari – sostiene il sindaco – hanno inopinatamente reso noto di non voler più collaborare, affiggendo un cartello con su scritto visite sospese. Siamo stati pertanto costretti a cercare altri 3 volontari per fare fronte alle prenot azioni».

La Cgil ha chiesto ieri un nuovo tavolo con il sindaco, allargato al direttivo dell’associazione e ai capigruppo consiliari. «Confidiamo – dicono Alessia Gatto, segretario Cgil Palermo e il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso – nella riapertura insieme di una discussione serena». «Siamo pronti al confronto – fa sapere Nicolosi – perché non vogliamo far morire il Cidma». Nell’ult imo biennio al centro si sono recati più di 20 mila turisti. L’incasso annuo è di 70 mila euro.  

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