Alcamo, chieste condanne per un avvocato e una donna accusati di concussione

Al termine della requisitoria del processo in corso al Tribunale di Trapani, il pubblico ministero Andrea Tarondo ha chiesto la condanna a 9 anni per l’avvocato Rosa Sanna e a 7 anni per Vita Pipitone di Castellammare, entrambe dul banco degli imputati, con l’accusa di concussione. L’avvocato Sanna venne arrestata da agenti della sezione di polizia giudiziaria della forestale, nel dicembre 2017, mentre intascava denaro che avrebbe chiesto all’avvocato alcamese Josè Libero Bonomo, parte offesa, per fare ritirare da una sua assistita, la signora Pipitone, una denuncia per infedele patrocinio. L’avvocato Bonomo aveva però già presentato denuncia in Procura, spiegando cosa gli stava accadendo. La vicenda, come scrive oggi il Giornale di Sicilia, ruota attorno ad una prativa legale che, l’avvocato Bonomo, anni fa si ritrovò a seguire. Ai Giudici ha raccontato di avere assistito una donna,  Vita Pipitone ed i suoi figli,  per un contenzioso civile con un istituto bancario.  L’avvocato, che perse la causa, ruppe i rapporti con la cliente che,   gli revocò il mandato per conferirlo all’avvocato Sanna. «Lei – ha detto Bonomo – mi incontrò e mi ammise che io avevo regolarmente condotto il mio mandato e però bisognava aiutare quella donna ed i suoi familiari». L’aiuto consisteva nel permettere alla donna di riacquistare l’abitazione che era finita all’asta. E i soldi per fare quell’acquisto «avrei dovuto darli io». Adesso arriva la richiesta di condanna per Rosa Sanna E Vita Pipitone. La sentenza è attesa per l’11 luglio.

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