Partinico, tari: bollette più care del 12 per cento

A Partinico, la prima tranche della tassa sui rifiuti si presenta con una sorpresa amara. In questi giorni le cartelle, giunte nelle case dei contribuenti con un po’ di ritardo dal momento che la scadenza era stata fissata al 16 maggio, sono in distribuzione e sale il malumore. Tributo giunto con il già annunciato e votato aumento del 12% rispetto all’anno precedente con delibera del consiglio comunale dello scorso 30 marzo. Cosi come scrive il “Giornale di Sicilia” l’aumento è per effetto del maggior costo del servizio di gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti: era dal 2015 che non veniva rivisto e l’ingrato compito è toccato alla giunta guidata dal sindaco Maurizio De Luca e al consiglio comunale. Da 5,5 milioni di euro il costo è salito a 6,3 milioni. Per le famiglie tutto questo si traduce in un aumento tra 50 e 70 euro, a seconda del numero dei componenti: per le attività commerciali la forbice è ovviamente molto più alta, anche in questo caso in base alla grandezza e alla tipologia dell’attività. Per le utenze domestiche un nucleo familiare composto da una sola persona pagherà 52 centesimi metro quadrato a cui si aggiunge la quota variabile di 128, 79 euro; la tariffa più alta alle famiglie con 5 componenti: 71 centesimi metro quadrato; anche se la quota variabile più alta spetta a chi ha da 6 componenti in su: 729, 81 euro. Per quanto concerne le utenze non domestiche si Ava dalla tariffa più bassa che è di 2,86 euro metro quadrato per cinematografi, teatri e capannoni industriali di produzione, per arrivare ai 19,15 euro di ortofrutta, pescherie, fiori piante e pizza a taglio. Unica consolazione il fatto che si potrà pagare in quattro rate di importo uguale: la prima in questi giorni, poi le altre scadenze sono 16 luglio, 16 settembre e 16 novembre. In prospettiva il tributo potrà diminuire sulla scorta del nuovo piano rifiuti approvato nei mesi scorsi dal governo cittadino che cambia l’attuale impostazione della raccolta anzitutto con la novità di una diminuzione del costo annuale del servizio di circa 400 mila euro rispetto all’altro progetto in ballo che era stato portato avanti dalla precedente amministrazione e mai in realtà attuato, nè tantomeno votato in aula. Il costo annuale sarà di 5,7 milioni di euro e prevede il potenziamento della raccolta differenziata “porta a porta” e la capillare attività nelle periferie dove saranno installati ben 18 punti di raccolta che copriranno un raggio di servizio di un chilometro ciascuno. I cassonetti saranno chiusi con dei lucchetti in modo che ogni cittadino, munito di chiave, potrà depositare la spazzatura nei contenitori, separati per tipologia di rifiuti, in base al piano di raccolta.

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