Corleone, ex sindaco Lea Savona e dirigente ufficio tecnico a giudizio

Rinviati a giudizio l’ex sindaco di Corleone Lea Savona e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Giuseppe Gennaro con l’accusa di omissioni di atti di ufficio. Entrambi non avrebbero rispettato una sentenza che gli imponeva di mettere in sicurezza un’abitazione che, avrebbe potuto causare danni irreparabili ad un intero quartiere. Dispositivo a cui, nè l’amministratore, nè il burocrate avrebbero dato seguito. Per questo motivo, il gup Michele Guarnotta, a conclusione dell’udienza preliminare che si è tenuta ieri mattina nel tribunale di Termini Imerese, accogliendo la richiesta del pm Eugenio Faletra, ha rinviato a giudizio entrambi. Il procedimento giudiziario prenderà il via il prossimo 10 maggio davanti al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Vittorio Alcamo. I fatti risalgono al 18 maggio del 2012, quando la sezione staccata di Corleone del Tribunale termitano aveva condannato il Comune ad eseguire delle opere di messa in sicurezza in favore di un’abitazione che sarebbe stata messa in pericolo a causa di una mancata manutenzione dei canali d’acqua comunali. Per scongiurare possibili sciagure nel quartiere Leonardo Sciascia, in caso di maltempo, l’ente locale avrebbe dovuto costruire un muro a sostegno della casa, ripristinare il canale ubicato a monte della strada, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, con la rimozione della vegetazione e dei detriti accumulati, la rea-lizzazione di un fosso di guardia, per ridurre il volume delle acque defluenti e, di una caditoia per impedire a quelle piovane di incanalarsi. Opere necessarie che, andavano disposte dall’ex sindaco Lea Savona con un’ordinanza di carattere indifferibile ed urgente da far eseguire all’ufficio tecnico del comune di Corleone. Il provvedimento sarebbe arrivato solo quasi due anni dopo, esattamente il 31 gennaio del 2014, quando Savona firmò l’ordinanza sindacale per disporre lavori urgenti utili alla regimentazione delle acque piovane lungo la via Leonardo Sciascia al finedi proteggere tutte le abitazioni di quella zona. Ma l’inchiesta della Procura di Termini Imerese, a seguito dei ritardi accumulati, era ormai stata avviata. «Mi preme sottolineare – afferma l’ex sindaco Leoluchina Savona – che si tratta di fatti avvenuti prima del mio insediamento. Io ne rispondo come sindaco pro-tempore. Comunque – conclude – di questo avrò modo di difendermi al processo”.

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