Partinico. Svelati i retroscena degli omicidi Lo Baido e Cusumano, tre arresti

Svelati i retroscena di due delitti di mafia commessi a Partinico nel 2007 e nel 2011. Sono tre le ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Palermo, diretto dal colonnello Antonio Di Stasio ed emesse dalla Dda, su richiesta dei sostituti procuratori Roberto Tartaglia ed Amelia Luise. I provvedimenti riguardano Francesco Lo Iacono e i fratelli Corrado e Domenico Spataro, nipote e cognati del collaboratore di giustizia Sergio Macaluso, ex reggente del mandamento di Resuttana, oggi pentito, che ha rivelato ai magistrati i dettagli degli omicidi di Giuseppe Lo Baido e di Giuseppe Cusumano. Giuseppe Lo Baido, piccolo imprenditore di Partinico, venne assassinato all’età di 36 anni il 13 luglio del 2007. I killer attesero che parcheggiasse il suo fuoristrada per sparargli tre colpi: uno in volto e due alla nuca. Il 2 settembre del 2011, invece, Giuseppe Cusumano, fu prima picchiato e poi freddato con tre colpi di calibro 7,65. Il suo corpo venne ritrovato nell’atrio di una palazzina nel centro di Partinico. La vittima viveva di lavori saltuari in agricoltura e nell’edilizia. Nel 2001 era stato arrestato perché sorpreso a prendersi cura di una piantagione di marijuana nelle campagne di Menfi, assieme al nipote del boss Giovanni Bonomo. Due mesi prima del delitto gli era stata bruciata la macchina. Le indagini della direzione distrettuale antimafia coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, adesso, dicono anche che i due omicidi erano stato commissionati da Francesco Lo Iacono e Sergio Macaluso per vendicare l’omicidio del fratellastro del pentito, Maurizio Lo Iacono, avvenuto a Partinico il 3 ottobre del 2005. Delitti inquadrabili nella faida per la scalata al potere all’interno del clan di Partinico. Le rivelazioni del collaboratore di giustizia Sergio Macaluso hanno trovato un riscontro nelle dichiarazioni rese da un altro pentito, Domenico Mammi. Inoltre, Sergio Macaluso, ha confessato di aver commesso l’omicidio di Giuseppe Lo Baido con la complicità del cognato Corrado Spataro, mentre per l’omicidio di Cusumano si sarebbe avvalso dell’altro cognato, Domenico Spataro, il quale aveva sostituito il fratello, in quel momento agli arresti domiciliari. Lo Iacono e Corrado Spataro erano già in carcere, con l’accusa di danneggiamento a mezzo incendio aggravato dalle modalità mafiose, associazione mafiosa ed estorsione. Domenico Spataro è stato invece arrestato questa notte, in provincia di Agrigento. L’indagine è una tranche dell’operazione Talea che, nel 2017 ha colpito gli esponenti dei mandamenti mafiosi palermitani di Resuttana e di San Lorenzo.

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