Villagrazia di Carini. Omicidio Maria Licari, “qualcuno ripulì il sangue”

“Qualcuno ripulì la scena del delitto”, è quanto scrive oggi il Giornale di Sicilia in riferimento all’omicidio di Maria Licari, l’anziana di Villagrazia di Carini trovata morta nell’abitazione di cortile Giglio che condivideva con il marito, l’unico imputato al processo. Giovanni Baiada oggi si trova ai domiciliari, lo ospita uno dei figli, gli altri si sono costituiti parte civile. In aula ha deposto un investigatore del Ris che trovò tracce di sangue in uno strofinaccio: “era sangue della vittima, segno che qualcuno ripulì la scena del delitto”. Secondo le indagini Baiada uccise la moglie con un colpo di bastone alla testa. Il medico legale che ha effettuato l’autopsia, il professore Paolo Procaccianti, durante la sua testimonianza ha sottolineato che la donna avrebbe potuto essere salvata se i soccorsi fossero stati chiamati subito. Maria Licari, infatti, è morta tre ore dopo dalle botte che avrebbe ricevuto dal marito. Nel corso del dibattimento, il legale dell’anziano, l’avvocato Vincenzo Tranchina, ha chiesto una perizia medica per valutare se Baiada è nelle condizioni di affrontare coscientemente il processo per via di presunti problemi mentali. Il perito del tribunale ha affermato che non ci sono impedimenti e che può partecipare alle udienze anche se presenta una demenza senile in fase iniziale. Attualmente ai domiciliari, deve difendersi dalle pesanti accuse di omicidio volontario e maltrattamenti in famiglia.

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