Musumeci premia i comuni “ricicloni”: ecco la classifica dei virtuosi

«Premiamo i Comuni siciliani che rappresentano un modello di riferimento per la raccolta differenziata». Così il presidente della Regione, Nello Musumeci, punta a promuovere e aumentare la percentuale di raccolta differenziata in tutta la Sicilia. «Nella speranza – precisa – che possa essere da stimolo per tutte le altre amministrazioni che fanno precipitare l’Isola all’ultimo posto in Italia». È quanto afferma in occasione della consegna dei riconoscimenti agli enti locali virtuosi per il riciclo dei rifiuti che si è svolta stamattina al Centro fieristico ‘Le Ciminiere’ di Catania.

La Regione riconosce la buona amministrazione di sindaci, assessori, funzionari e aziende di gestione dei rifiuti: nel 2017 37 sono i Comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta minima prevista per legge, 61 quelli che si attestano tra il 50% e il 65% . Altre amministrazioni riceveranno una menzione speciale perché raggiungono alte performance dovute all’avvio della raccolta ‘porta a porta’.

Tre comuni del nostro comprensorio si posizionano nella prima parte della classifica ovvero quella che comprende coloro che hanno superato il 65% previsto dalla legge.
Primo posto assoluto in Sicilia per il comune di Giardinello con il 77%. Al 31° posto Cinisi con il 67%, al 33° posto Montelepre con il 66%.

La classifica scorre poi con Balestrate che si posizione al 59° posto con il 60%, Alcamo al 67° posto con il 59%, Terrasini al 93° posto con il 53%, Isola delle Femmine alla posizione numero 127 con il 44%, Carini si posiziona al 129° posto con il 43%, Trappeto scende al 178° posto con il 33%.

Maglia nera per il comune di Partinico, in fondo alla classifica alla posizione numero 306 con solo il 12%. Ancora più giù Capaci al 313° posto con l’11%. Posto numero 258 per Torretta con il 18,69%. Borgetto infine è alla posizione 272 con il 17%. (la classifica completa>)

Intanto il governatore Musumeci ha varato il nuovo piano rifiuti, che prevede, la riduzione delle attuali 18 società di gestione a nove enti provinciali. Ampliamento delle discariche con possibilità di inviare all’estero 500mila tonnellate di spazzatura. Incentivi immediati alla differenziata con obiettivo 35 per cento in due anni e penalità in bolletta per chi non fa la raccolta ecologica. E, ancora, congelamento di qualsiasi ipotesi di realizzare un termovalorizzatore e avvio di protocolli con Comuni, grande distribuzione e parrocchie per fare la differenziata spinta ovunque. Nel piano del governo Musumeci sono previsti investimenti da 60 milioni di euro per ampliare le discariche di Bellolampo per quasi un milione di tonnellate, Castellana Sicula per 120mila tonnellate, due siti a Trapani per quasi un milione di tonnellate. A regime il piano prevede una discarica per ogni provincia e una tariffa unica di conferimento: oggi i privati hanno tariffe differenti autorizzate dalla Regione.

 

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