Presunto caso di pedofilia, i genitori della bimba non rispondono al Gip

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i genitori accusati di aver fatto prostituire la figlia di nove anni in cambio di denaro. La coppia ha preferito restare in silenzio davanti al gip Antonella Consiglio che ne ha disposto i domiciliari e al pm che ha condotto l’indagine, Chiara Capoluongo.

Oltre alla coppia di Trappeto, martedì scorso stati arrestati i due uomini di 63 e 79 anni, di Trappeto e Balestrate, con cui la bambina avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento. Sottoposti all’interrogatorio, hanno entrambi negato ogni accusa pur avendo ammesso di conoscere la bimba e la sua famiglia e di frequentare la casa della coppia.

Nessuno dei quattro indagati ha presentato istanza contro la misura cautelare e per ora, quindi, resteranno tutti ai domiciliari. Anzi, proprio questo punto avrebbe suscitato sia le rimostranze del padre della bimba che due due amici: devono lavorare la terra e non poter uscire da casa per loro dunque è un problema.

Affermazioni che – come era stato rimarcato dal gip nell’ordinanza – sembrano confermare che ne i genitori ne i loro amici si rendano conto del disvalore delle loro condotte.

Nessuno di loro, neppure la madre della piccola, ha concluso le scuole elementari e il contesto in cui sarebbe maturata la vicenda è estremamente degradato.

L’inchiesta ha avuto inizio dopo la denuncia di un uomo che, qualche tempo fa, vide la piccola appartarsi in aperta campagna con uno dei due indagati e compiere, per due volte, atti sessuali. Il testimone oculare avrebbe anche raccontato agli investigatori che alla squallida scena avrebbe assistito pure il padre della piccola.

La bambina, sentita in presenza di psicologi infantili, avrebbe confermato le parole del testimone, raccontando di ricevere dai clienti procacciati dai genitori, dai 5 ai 25 euro.

“Ci vedevamo spesso in campagna – hanno detto i due uomini- anche la bambina ogni tanto veniva a raccogliere pomodori, ma non abbiamo mai avuto rapporti sessuali con lei né con la madre”. Dall’inchiesta è emerso che anche la madre della piccola vittima avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con uno dei due uomini arrestati.

Chi invece alza la voce invece sono i genitori dei bambini che vanno in un asilo a Balestrate a pochi metri dall’abitazione di uno dei due presunti clienti, messo agli arresti domiciliari dal gip di Palermo.

Sui social network si è levata la protesta dopo che in paese si è sparsa la voce che uno degli arrestati si trova nella stessa strada della scuola materna. Pur non potendo uscire di casa e pur essendo controllato dai carabinieri, la sola presenza del presunto “orco” ha scatenato rabbia e indignazione dei genitori.

La piccola intanto è stata allontanata dalla casa dei genitori ed affidata ad una casa famiglia. 

fonti Ansa/Giornale di Sicilia / Repubblica

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