Borgetto, minacce a direttore di un centro di accoglienza per migranti

Un nuovo episodio di violenza all’interno di un centro di primissima accoglienza per extracomunitari di Borgetto, a distanza di qualche settimana dal precedente. Un ragazzo di 18 anni , del Gambia, M.B., è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Borgetto ( che dipende dalla compagnia di Partinico) per “minaccia”. Il giovane con atteggiamento irruente avrebbe aggredito verbalmente la responsabile della comunità con improperi, parolacce, frasi ingiuriose, offensive e persino con minacce di morte. A motivare la vibrante protesta, pare, il cibo non di suo gradimento e la consegna dei soldi previsti per gli immigrati dal “pocket money” della Prefettura ( una paghetta giornaliera per le piccole spese , quali ad esempio sigarette, cibo e quant’altro). Attimi di tensione e di paura, dunque, nella struttura di accoglienza che hanno fatto temere il peggio alla malcapitata vittima, la quale ha chiesto aiuto ai carabinieri. I militari prontamente intervenuti hanno riportato alla calma l’esagitato ragazzo, facendo rientrare la protesta. A confermare le minacce rivolte dallo straniero alla responsabile del centro, sono stati anche diversi testimoni che hanno assistito all’aggressione verbale , che ha provocato, come detto, momenti di forte apprensione e concitazione. E sempre per il cibo e per ottenere il denaro del “pocket money”, qualche settimana fa , come detto, in un altro centro di prima accoglienza per minori di Partinico, altri due ragazzi extracomunitari , un 17ennne della Nigeria e un 16enne della Sierra Leone sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia Partinicese per “danneggiamento”. I due minorenni in segno di protesta avrebbero lanciato in aria e rotto alcune sedie insieme a varie suppellettili. Un altro momento di tensione, dunque, con una particolare curiosità risale a qualche mese fa , quando diversi immigrati ospiti di un’altra comunità alloggio, sempre del territorio partinicese, avevano dato vita anche loro ad una forma di protesta per potere avere la “paghetta” per comprare curiosamente una pecora che dovevano portare alla comunità per essere macellata secondo il rituale musulmano. Solo con questa << purificazione>> l’avrebbero potuta mangiare e festeggiare così la fine del Ramadan, ossia del periodo sacro per gli islamici in cui cessa l’obbligo del digiuno e altri doveri previsti per i musulmani. Anche in questa circostanza si è reso necessario l’intervento dei carabinieri della stessa compagnia partinicese che sono riusciti a sedare gli animi. Lo scorso mese di novembre sono stati cinque gli episodi di violenza verificatisi nell’arco di qualche settimana in diverse comunità alloggio per extracomunitari fra Borgetto, balestrate e Camporeale che hanno portato alla denuncia di sette immigrati

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