Emergenza Rifiuti, Musumeci: poteri speciali per nuovi impianti. Sindaci perplessi

Per affrontare l’emergenza rifiuti il governatore siciliano Nello Musumeci, insieme al suo staff di esperti del settore, ha messo a punto un piano ce giovedì verra sottoposto all’attenzione del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Con la discarica di Bellolampo in via di esaurimento nelle prossime settimane e gli altri impianti che la seguiranno a ruota entro la fine dell’anno, il Presidente della Regione chiederà al premier di firmare una ordinanza di protezione civile urgente e di conferirgli poteri speciali per derogare alle norme vigenti utili ad autorizzare in tempi brevi ulteriori abbancamenti nella sesta vasca della discarica di Bellolampo e a dare il via libera ai lavori per la realizzazione della settima vasca con i fondi per il Patto per la Sicilia. Azioni precise mirate ad allontanare il più possibile l’ipotesi costosissima di dover inviare i rifiuti fuori regione, i cui costi si aggirerebbero a circa 100 milioni di euro in più, rispetto a quelli ad oggi sostenuti. Nel piano l’apertura di altre discariche e impianti su tutta l’Isola. Queste, tra le altre, le soluzioni prospettate ai circa 40 sindaci siciliani, intervenuti ieri mattina a Palazzo d’Orleans all’incontro convocato dallo stesso Musumeci. “Le buone intenzioni ci sono, come quella di abolire le Srr ed accelerare la liquidazione degli Ato – dice il sindaco di Carini Giovì Monteleone – Così come la ricognizione degl impianti delle piattaforme per il riciclo e delle discariche in disuso per riattivarle. Non ci soddisfa – prosegue Giovì Monteleone – il fatto che il Presidente Musumeci non abbia prospettato una soluzione per gli alti costi di pretrattamento dei rifiuti a Bellolampo e dell’oneroso trasferimento alla discarica nel catanese. Riteniamo un’ingiustizia – dice ancora il sindaco di Carini – il fatto che la discarica, con tutti gli impianti di Bellolampo realizzati con finanziamenti pubblici, sia ad uso esclusivo del capoluogo che non fa raccolta differenziata, a discapito dei comuni che fanno grandi sforzi per eseguirla e che anziché essere premiati, vengono penalizzati. Sarà difficile – conclude Monteleone – spiegare ai nostri concittadini che vengono sempre invitati alle buone pratiche della differenziata, che non potremo abbassare la Tari e che sarà difficile, di questo passo, mantenere le attuali tariffe”.
Gli amministratori hanno letto al governatore il documento programmatico stilato al termine dell’incontro, tenutosi lo scorso 8 gennaio a San Cipirello, ribadendo proprie proposte attuabili a breve termine per affrontare l’emergenza, tra cui l’emanazione dei decreti di finanziamento per i progetti di centri comunali di raccolta già approvati l’estate scorsa e che riguardano gran parte dei comuni del comprensorio, come Alcamo, Castellammare del Golfo, Carini, Capaci, Balestrate, Borgetto, Corleone, Giardinello, Isola delle Femmine, Trappeto, Montelepre, Partinico, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Terrasini e Torretta.

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