Carini. Via Palermo, partono i lavori contro la caduta massi

“Da una settimana lavoriamo ininterrottamente per attivare le procedure per la messa in sicurezza del costone roccioso sottostante il Castello dal quale si è staccato il masso nella notte di venerdì scorso.” Lo afferma il sindaco di Carini Giovì Montelone.

Dopo il primo intervento dei vigili del fuoco , che hanno ispezionato il costone , rilevando altre criticità e prescritto la chiusura precauzionale del tratto di Via Palermo alla circolazione , l’ufficio tecnico e l’ufficio comunale di protezione civile si sono messi al lavoro per redigere un progetto per la messa in sicurezza della zona. 
Il comune ha chiesto il finanziamento dell’opera al dipartimento regionale della Protezione Civile considerato che il costo di circa 41mila euro non è sostenibile dal Comune per le note difficoltà finanziarie . 

“Il progetto redatto in 24 ore – prosegue il sindaco – è stato trasmesso brevi manu al dipartimento , che dopo sopralluogo fatto ieri , ha promesso il finanziamento il cui decreto sarà pubblicato a breve. C’è già stato il sopralluogo della ditta Il Consorzio BGP Mountain di Bergamo e del direttore dei lavori. Gli interventi inizieranno immediatamente con la posa del cantiere che delimiterà la zona dei lavori .  Quindi presumibilmente da sabato sarà lasciata libera una carreggiata della strada per permettere la circolazione a senso unico di mezzi e persone e alleviare il disagio di cittadini e commercianti . 

L’ imbragaggio dei massi, eseguito da rocciatori specializzati, sarà eseguito dopo che arriverà dalla Svizzera la fornitura della rete a maglia libera in acciaio armonico ad alta resistenza. Data la complessità dell’intervento i lavori dureranno circa un mese .Smentiamo quindi – conclude Monteleone – chi profetizzava la chiusura totale della strada al traffico per lunghi tempi. 
Abbiamo fatto tutto il possibile per abbreviare i tempi dell’intervento che auspichiamo sarà risolutivo per la messa in sicurezza del costone roccioso interessato dal fenomeno di caduta massi.”

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