Cinisi, “U Mani Fest” avvia percorso interculturale per l’integrazione sociale (Video)

Cibo, musica, balli e giochi hanno animato, da mezzogiorno al tramonto, piazza XXIV maggio, nell’ambito dell’evento solidale “U Mani Fest, organizzata da un gruppo di associazioni locali e cooperative sociali che gestiscono centri di accoglienza. Una festa con le realtà immigrate che vivono nel territorio, dagli ospiti delle comunità alloggio, ai tanti cittadini e famiglie straniere che da anni vivono a Cinisi. Una manifestazione che ha messo al centro i valori dell’umanità, dell’incontro, della conoscenza e delle diversità, per superare i muri e le paure e per riscoprirsi tutti parte di un’unica comunità. Un occasione modo per dare un’immagine diversa al paese, dopo le polemiche sorte recentemente sul tema dell’accoglienza, cominciate con la denuncia del sindaco Giangiacomo Palazzolo contro la mala gestione del sistema dell’immigrazione e proseguite con le rivendicazioni di alcuni diritti dei migranti ospiti dell’Opera Pia. Un episodio che ha suscitato preoccupazione, soprattutto tra i genitori dei bambini che frequentano la scuola materna nella stessa struttura. Ma ieri, grazie all’impegno delle associazioni Officina La Rigenerazione, LABNovecento45, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Libera-mente, Gruppo 8 Marzo, Azione Cattolica, Gruppo Incontrarsi é cultura, Peppino Impastato, Clan del Gruppo Scout Cinisi 1 e Asadin, è stato possibile avviare un percorso interculturale per favorire l’integrazione sociale ed unire, attraverso la conoscenza, le diversità.“Non possiamo non evidenziare l’assenza dell’amministrazione comunale di Cinisi all’evento “U Mani Fest”. Lo scrive in una nota il movimento politico La Rigenerazione che definisce l’operato della squadra del sindaco Giangiacomo Palazzolo, colpevolmente distante da chi volontariamente e in maniera disinteressata si spende quotidianamente nel sociale”. Secondo La Rigenerazione che, si è complimentata con tutte le realtà che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione, l’esecutivo continua a disattendere i bisogni e la voglia di fare dei giovani di Cinisi. “Durante il proprio mandato – conclude la nota – ha perso tante occasioni di finanziamento, milioni di euro che potevano essere utilizzati per la scuola, per la cultura e o per avviare tanti progetti anche in favore dei migranti o dei rifugiati politici presenti nel territorio”.

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