Montelepre, ancora dubbi sulla morte del giovane Angelo Maiorana, slitta la sentenza

E’ stata fissata per il prossimo 5 luglio, l’udienza per chiarire definitivamente le cause del decesso del giovane Angelo Maiorana, il ragazzo di Montelepre, morto il 19 marzo del 2014, nel cantiere privato in cui lavorava in paese.

Vi sono dubbi, infatti, sui motivi che abbiano potuto arrestare la vita del ventenne: un infarto fulminante, come venne stabilito dal medico legale in un primo momento, oppure un incidente sul lavoro, ovvero il decesso per una folgorazione.

A processo, per la sua morte sono finiti i titolai della ditta per cui lavorava il ragazzo, Franca Biundo e Francesco Caruso, per i quali la Procura ha già chiesto una condanna rispettivamente a due anni e dieci mesi e a due anni e otto mesi.

Ieri il Gup Marco Gaeta che deve giudicare i due imputati con il tiro abbreviato, avrebbe dovuto emettere la sentenza, ma accogliendo la tesi della difesa della coppia che, ha sempre respinto ogni accusa, puntato sul fatto che non sarebbe mai emerso con chiarezza se Angelo Maioranza sia morto per una folgorazione, dopo essersi ritirato in camera di Consiglio ha emesso un ordinanza per ascoltare il medico legale che eseguì la prima ispezione cadaverica, al fine di chiarire alcuni punti fondamentali ai fini della decisione.

Angelo Maiorana, quella mattina del 19 marzo di tre anni fa, si accascio’ improvvisamente all’ingresso dell’edificio dove stava eseguendo, come operaio, dei lavori di ristrutturazione. Nonostante la sua giovanissima età, si certificò inizialmente che ad ucciderlo sarebbe stato un infarto fulminante. Una tesi che, però, non ha mai convinto la famiglia del ragazzo. Così, qualche mese dopo il decesso, la salma del ragazzo venne riesumata per verificare la possibilità che fosse morto folgorato. Anche perché, dove lavorava venne scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica.
Dall’autopsia sarebbero emersi alcuni segni strani a un polpastrello e al malleolo della vittima, ma senza la certezza assoluta che la morte possa essere stata provocata da una folgorazione. Una dato che sarebbe invece inconfutabile per il consulente di parte della famiglia di Maiorana, parte civile nel procedimento.

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