Carini. Nessuna riduzione della Tari, il sindaco: «differenziare costa»

Restano alti i costi della Tari a Carini. Nonostante l’avvio già a dicembre 2015 della raccolta differenziata e nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale e dei numerosissimi cittadini che vogliono un paese pulito non si riesce a diminuire la tassa sui rifiuti. Una riduzione rispetto al 2014 c’è stata: 20% per le abitazioni civili e 33% per le attività commerciali ma di più finora non si è potuto fare perché come spiega il sindaco Giovì Monteleone «la differenziata purtroppo costa. Occorre più personale, le piattaforme di conferimento costano e ne ricaviamo ben poco perché in Sicilia ci sono i monopoli. Il Comune di Carini  –prosegue il sindaco- come è noto ha affidato la gestione del servizio dei rifiuti ad una ditta esterna ma essendo ancora socio dell’Ato Palermo 1 continua a ricevere fatture a più zeri, che comunque contestiamo». Monteleone per motivare la mancata riduzione della Tari (in questi giorni i cittadini stanno ricevendo gli avvisi di pagamento della prima rata 2017), snocciola una serie di dati e di cifre. «Per esempio –si legge sempre nella nota che il sindaco ha pubblicato sul suo profilo Facebook- smaltire i residui di potatura costa 65 euro a tonnellata e ci sono utenti che conferiscono interi camion di ramaglie gratuitamente al CCR. Ma preferiamo spendere 65 euro piuttosto che 140 a tonnellata per raccoglierle da strade e torrenti. Anche differenziare le altre tipologie di rifiuti (vetro, lattine, ingombranti) costa parecchio e per il conferimento a Bellolampo si paga due volte: la Ecoambiente per il pretrattamento meccanico biologico e la RAP per il conferimento nella discarica del prodotto pretrattato. Costi destinati a crescere –spiega ancora il sindaco- dato che il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, con una recente ordinanza ha deciso che i rifiuti da Bellolampo dovranno essere trasportati a Lentini (cioè a 400 chilometri di distanza). Nonostante i problemi differenziare è importante per tutelare l’ambiente e per non intasare le discariche. Intanto –prosegue Monteleone- a Carini siamo riusciti ad uscire dall’emergenza, la tassa è stata ridotta rispetto al 2014 ed oggi c’è il 10% di sconto per chi pratica il compostaggio domestico e stiamo elaborando un sistema informatico di elaborazione dati per garantire una diminuzione a chi differenzia. Chi invece continua a trasgredire le regole e a sporcare il territorio pagherà cara questa scelta. Solo nel 2016 abbiamo elevato multe per 520 mila euro e ne abbiamo già incassato 116  mila. Il nostro obiettivo –conclude Giovì Monteleone- è quello di migliorare la vivibilità di Carini»

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