Partinico. Tossicodipendente rapina e picchia il padre che, lo denuncia

Disoccupato, di indole violenta, ripetutamente e da tempo picchiava gli anziani genitori solo perchè non volevano dargli i soldi per la droga. Una lunga serie di vessazioni ,botte, maltrattamenti in famiglia e aggressioni fisiche soprattutto nei confronti del padre ( ultrasettantenne), culminate persino in una rapina in danno della stessa indifesa e malcapitata vittima. Da ciò l’aggravio della misura di sicurezza nei confronti di D.L. , 35 enne, di Partinico. Per il giovane (da circa 10 anni schiavo della droga), già sottoposto alla misura di sicurezza provvisoria della libertà vigilata,su disposizione dell’autorità giudiziaria,adesso è scattato il provvedimento di ricovero presso la struttura penitenziaria denominata REMS di Messina ( residenza per l’esecuzione d misure di sicurezza). A notificargli il nuovo provvedimento sono stati gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Partinico che lo hanno tradotto presso la struttura dell’amministrazione penitenziaria messinese. Un aggravio della misura di sicurezza motivata dal fatto che il giovane non ha rispettato le prescrizioni al programma terapeutico al quale doveva attenersi . Dopo la riforma che ha sancito la chiusura degli Opg, come quello di Barcellona Pozzo di Gotto, sono state aperte le prime Rms, strutture che ospitano persone sottoposte a misure giudiziarie che necessitano di cure specifiche. Da circa 10 anni, come detto, il 35enne ha gravi problemi di dipendenza dalla droga. I genitori avrebbero cercato in ogni modo di aiutarlo a disintossicarsi, ma non c’è sarebbe stato nulla da fare. Il figlio,in pratica, ci ricadeva sempre. Una situazione insostenibile che sarebbe andata avanti da tempo e sempre con la stessa pressante e continua richiesta di denaro ai genitori per potere acquistare la dose . Ma al loro rifiuto, ogni volta, si sarebbe ripetuto l’oramai consolidato e violento copione: botte e pesanti aggressioni fisiche, culminate infine in una cruenta rapina ai danni del padre. Quest’ultimo, proprio per “salvare “ il figlio aveva sempre omesso di denunciare i ripetuti episodi di violenza subiti fra le mura domestiche, ma dopo l’ennesima aggressione fisica sfociata appunto nella rapina,nel corso della quale il giovane ha scagliato brutalmente a terra il genitore dopo averlo afferrato per il collo, l’anziano, questa volta, sempre per il bene del figlio , ha deciso di procedere ai sensi di legge, raccontando quella triste situazione che andava avanti da tempo, con un’ondata di minacce, vessazioni e botte e il cui motivo era sempre lo stesso: i soldi che madree padre gli negavano per comprarsi lo stupefacente perché , certo , non volevano essere loro a finanziare l’acquisto di un veleno potenzialmente mortale per i loro figliolo.

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